Il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, sarà ad Aversa per visitare il Tribunale di Napoli Nord ed incontrare gli addetti ai lavori in tempi brevi. Ad interpellare il Guardasigilli era stato, attraverso una lettera aperta di mercoledì scorso, il presidente dell’Ordine degli Avvocati di Napoli Nord, Gianfranco Mallardo. Venerdì sera il ministro pentastellato ha telefonato a Mallardo e gli ha promesso di essere a breve nella città normanna per verificare di persona il gravissimo stato di difficoltà degli uffici giudiziari del circondario di Napoli Nord. Contattando Malladro alle 22 circa, Bonafede si è informato personalmente e direttamente dalla voce del presidente dell’ordine forense normanno circa la situazione esistente presso la struttura giudiziaria ospitata nella splendida cornice del Castello Aragonese. Struttura che, vale la pena evidenziare, è stata l’unica ad essere istituita ex novo dall’ultima riorganizzazione della geografia giudiziaria italiana.
“Il ministro, – ha raccontato il presidente degli avvocati aversani – dopo un lungo e cordiale colloquio, ha dichiarato la sua disponibilità a venire al più presto in visita presso la sede dell’Ordine degli Avvocati e presso il Tribunale di Napoli Nord”. “Inoltre, – ha continuato Mallardo passando già ad individuare possibili e concrete soluzioni – il ministro ha anticipato la volontà di attingere ad un fondo già disponibile per intervenire per le necessità più immediate dei tribunali in sofferenza, qual è certamente questo di Napoli Nord, con interventi strutturali e approfonditi nel più breve tempo possibile”. “Si tratta – ha concluso Mallardo – di un gesto di attenzione del ministro della Giustizia nei confronti della richieste dell’Ordine degli Avvocati di Napoli Nord che ho apprezzato vivamente, non solo per la celerità con cui è avvenuto, ma per la concretezza dell’aiuto offerto dal ministro per la risoluzione dei problemi”.
“Sono molto contenta – ha dichiarato, da parte sua, la presidente del tribunale di Napoli Nord Elisabetta Garzo – che il ministro venga ad Aversa, così potrà valutare e ascoltare di persona quanto io gli ho già scritto all’indommani della propria nomina, come ribadire l’aumento della pianta organica e la risoluzione del problema degli uffici del Giudice di pace”. “Proprio in occasione del giuramento degli allievi della Nunziatella, ho parlato con l’onorevole Andrea Caso del problema dell’ufficio del Giudice di pace di Marano (città di origine del parlamentare, ndr). Un ufficio del quale chiederò la chiusura. Penso che la presenza del ministro ad Aversa e l’interlocuzione diretta sia molto utile per la soluzione dei problemi di Napoli Nord”.
“Siamo di fronte ad un segnale di attenzione che valuto, ovviamente, in maniera positiva perché penso che dopo tutto l’impegno profuso per portare avanti questo ufficio in territorio problematico, questo impegno debba avere non solo il suo riconoscimento ma anche essere appoggiato continuamente”. “Per il nostro Tribunale – ha continuato la presidente di Napoli Nord – si è parlato di collasso, forse all’inizio. Comunque, i nostri numeri sono seri ed è necessario che se ne prenda consapevolezza. Non possiamo tenere un malato perennemente in agonia. Ed è per questo che auspico un intervento immediato. Oggi, ad esempio, uno dei problemi maggiori è quello della copertura del lasso di tempo tra l’andata via di un magistrato e della venuta del suo sostituto. Non ho avuto ancora conferma ufficiale della venuta del ministro, ma credo che lo incontreremo sicuramente”.
Sulla vicenda è intervenuto anche il presidente della Camera Civile di Aversa, l’avvocato Carlo Maria Palmiero, che ha dichiarato: “E’ molto importante l’attenzione che il ministro ha dichiarato di avere nei confronti del Tribunale e del giudice di pace di Napoli Nord, per il quale sarebbe ora, previa intesa col Comune, di completare i lavori nel complesso di San Domenico al fine di avere una sede circondariale degna di questo nome, vicina al Tribunale. Speriamo che alle parole seguano fatti concreti. In ogni caso complimenti al presidente dell’Ordine forense per la iniziativa intrapresa per cercare di giungere alla soluzione di problemi che, oramai, possono essere definiti annosi nonostante la giovane età del nostro tribunale”.