Il Natale è ormai alle porte. Nell’aria già si iniziano a sentire gli odori dei pini, i camini accesi, i diversi negozi sono addobbati di luci e luminarie e tutti i cittadini già in giro per i primi regali. Ma la vera festa e il vero calore del Natale è soprattutto vivo nella casa del Signore. Infatti, la parrocchia di San Giorgio Martire a Trentola Ducenta apre le porte ad una delle festività più belle dell’anno con un evento già in programma.
Dopo un anno di pausa, il parroco don Michele Mottola, vista la grande richiesta dei fedeli, ha organizzato per il prossimo 26 dicembre (data in cui ricorre la giornata di Santo Stefano), alle ore 19.30, il quinto concerto di Natale “Jubilate Deo”. Una novità straordinaria di questa serata è che ad accompagnare la corale polifonica parrocchiale saranno i “pueri cantores” che prenderanno parte non solo al concerto, ma anche alle celebrazioni future della “Jubilate Deo”. Una novità importante, questa, nonché nuova ‘istituzione’; introdotta dal direttore della corale, Federico De Mattia.
“Il coro nato nel 1990 e, dunque, vanta 28 anni di storia. – afferma il direttore responsabile della Jubilate Deo, Federico De Mattia – Originariamente, tre voci componevano il gruppo; le stesse che sono, poi, diventate quattro, con l’introduzione dei bassi. Negli anni, i componenti si sono cimentati in repertori classici figli della creatività di Johann Sebastian Bach o Lorenzo Perosi, seguendo le note, nell’ordinarietà di ogni domenica, di Marco Frisina. Lo stesso stile e la stessa familiarità hanno caratterizzato un complesso di voci che, gradualmente nel tempo, ha iniziato a sfruttare i mezzi elettronici moderni per lo studio delle composizioni da proporre. I fedeli – spiega – ci apprezzano perché, tramite la musica, riescono più facilmente ad arrivare all’essenza divina, vivendo a pieno Cristo. Cerchiamo di mettere in atto ciò che il concilio vaticano secondo ci ha chiesto ovvero l’actuosa partecipatio, favorendo il coinvolgimento dei presenti in chiesa. Per questo ripercorriamo arrangiamenti che danno possibilità di dedicarsi a chiunque al canto. I coristi conferiscono alla musica un tono fermo di sacralità da apprezzare non solo negli eventi noti di paese, ma anche nelle quotidianità; insomma, l’imperativo è andare oltre le celebrazioni. E’ necessario regalare attimi di gioia alle persone in un mondo così difficile da vivere e così diverso dal passato. Abbiamo studiato diversi brani e ne ho composto uno personalmente; ci siamo ispirati alla natura riprendendo il brano ‘Fratello Sole, sorella luna’ di San Francesco D’Assisi con un arrangiamento di un autore anonimo. Ci auguriamo – conclude – ci sia massiccia partecipazione di fedeli a cui vogliamo lasciare una gioia nel cuore, una felicità sentita ed un momento di vera preghiera”.
Un momento in cui tutti i fedeli potranno ritrovarsi sotto l’insegna della fede e delle note musicali del coro che sapranno illuminare i cuori in momento dell’anno dove ognuno rivolge un pensiero speciale a tutti loro cari.