Napoli, salumiere morto d’infarto durante rapina: abbraccio in chiesa tra figli della vittima e del rapinatore

di Redazione

Un abbraccio in chiesa, pochi minuti prima dell’inizio del funerale di Antonio Ferrara, detto “Pietruccio”, il 64enne commerciante del quartiere Montesanto di Napoli morto d’infarto durante un tentativo di rapina compiuto nel suo negozio lo scorso 6 dicembre (guarda il video), tra il figlio della vittima, Pietro, e Antonio, il figlio del rapinatore di 46 anni che si è costituito lunedì pomeriggio alla polizia. Quest’ultimo, 24 anni, ha voluto chiedere perdono alla famiglia Ferrara con un incontro promosso dal parroco della chiesa di Santa Maria, don Michele Madonna.

Quando il parroco ha appreso che il padre di Antonio si era costituito, ha riferito a Pietro della volontà di Antonio di parlare loro per chiedere perdono. “Pietro ne ha parlato con gli altri fratelli, che hanno accettato. – ha spiegato Don Michele –  Ci siamo visti in sagrestia, verso le 10, e lì Antonio ha aperto il cuore chiedendo perdono dal profondo del suo cuore e Pietro lo ha abbracciato”.

“Un’ora prima che voi arrivaste, qui in chiesa è successo un piccolo miracolo. – ha detto il sacerdote nella sua omelia – Un frutto di Antonio, suo figlio Pietro, si è incontrato con il figlio di questa persona, che ha chiesto perdono. Pietro lo ha abbracciato. Il gesto che ha compiuto, sia una spinta per tutti noi. Parlatene a casa, nelle scuole. Sia un esempio. Noi, popolo napoletano, abbiamo scelto la vita, la speranza, la pace”.

Al termine delle esequie, un altro figlio di “Pietruccio”, Francesco, ha ricordato il padre: “Ho imparato tanto da te. Tutti ti vogliono un gran bene, perché l’umiltà e l’onestà ripagano”. Parole che la folla presente ha accolto con lungo un applauso.

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