Santa Maria Capua Vetere, campione di arti marziali assolto da reato di rapina

di Redazione

Non era rapina ma esercizio arbitrario delle proprie ragioni: quindi verdetto di proscioglimento. Questa, in sintesi è la decisione della giudice Alessandra Cesare del tribunale di Santa Maria Capua Vetere nei confronti di Guglielmo Gicco, campione di arti marziali e titolare di una rinomata palestra. Accolte in pieno le richieste dei suoi difensori gli avvocati Raffaele e Gaetano Crisileo.

Il pubblico ministero aveva chiesto la condanna di Gicco a due anni ed otto mesi di carcere per il reato di rapina. L’atleta, 34 anni, originario e abitante nella città del Foro, è noto per essere un campione internazionale di arti marziali, in particolare di boxe thailandese, comunemente nota come May Thay, e recentemente confermatosi campione mondiale nella competizione internazionale organizzata a Lugano, in Svizzera.

I fatti risalivano ad oltre sette anni fa, quando Gicco venne denunziato per rapina e lesioni da un giovane parcheggiatore di una città dell’hinterland casertano cui aveva dato in prestito una bicicletta da corsa e che poi non aveva riottenuto. Da qui il ricorso, secondo l’accusa, alla violenza fisica, facendo ricorrere la persona offesa alle cure del pronto soccorso del nosocomio sammaritano dove venne medicata e refertata. Poi la denunzia ai carabinieri per rapina e lesioni e le indagini.

All’epoca il pubblico ministero chiese ed ottenne dal gip anche un provvedimento cautelare a carico dell’atleta, consistente nell’obbligo di dimora nel Comune di San Prisco, cui Gicco fu sottoposto per alcuni mesi. Oggi, dopo un lungo e articolato percorso giudiziario, arriva l’assoluzione per Gicco che vede riconosciuta la sua innocenza.

Scrivici su Whatsapp
Benvenuto in Pupia. Come possiamo aiutarti?
Whatsapp
Redazione
Condividi con un amico