Sono ritenuti responsabili del brutale pestaggio compiuto in un bar di Teano ai danni di una giovane di nazionalità polacca che ha riportato gravi lesioni. Marlana Gambardella, 35 anni, Giacomo Matola, 37, e Remo D’Angelo, 56, sono stati sottoposti, stamani, agli arresti domiciliari dai carabinieri della stazione di Pignataro Maggiore su ordine del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere.
L’episodio, che risale allo scorso novembre, era ripreso in buona parte dalle telecamere di videosorveglianza del locale. Dietro l’aggressione ci sarebbe l’odio razziale. Il giudice per le indagini preliminari, infatti, nell’accogliere la richiesta di arresto da parte della Procura, ha ritenuto configurabile l’aggravante della xenofobia avendo gli indagati aggredito la donna proprio in ragione della sua nazionalità, secondo quanto riferito dalla vittima e confermato da testimoni.
“La misura coercitiva – fanno sapere dalla Procura – è stata applicata a conclusione di una rapida ed intensa attività di indagine, avviata soltanto nel mese di novembre scorso, a dimostrazione della priorità attribuita alla tutela delle vittime di violenza di genere e, più in generale, di tutti i soggetti vulnerabili. La misura cautelare si correla all’azione di contrasto, costantemente rivolta da questa Procura ad ogni fenomeno criminale fondato sulla discriminazione od odio etnico, nazionale, razziale o religioso, in modo da estirpare qualsiasi pericoloso germe di razzismo”.