Trovata in una pozza di sangue nel Casertano: il giallo della morte di Concetta Salomone

di Redazione

Proseguono le indagini sulla morte di Concetta Salomone, la 63enne ritrovata senza vita lo scorso 28 dicembre, intorno alle 12, a qualche decina di metri dall’abitazione di famiglia a Falciano del Massico (Caserta), in un vicoletto al civico 23 di via Castelluccio, mentre il marito Aquilino Sarao e il figlio Enrico dormivano nelle loro stanze.

Gli investigatori della compagnia carabinieri di Mondragone, coordinati dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere, stanno cercando di chiarire quanto avvenuto in quel vicoletto che conduce alla corte interna in cui è situata la casa della famiglia Sarao dove non ci sono telecamere di sorveglianza da cui poter ricavare indizi. Sviluppi importanti si attendono dall’autopsia che sarà eseguita durante la prossima settimana all’istituto di medicina legale di Caserta.

Sposata, con quattro figli, Concetta è ricordata dai suoi concittadini come una grande lavoratrice, una persona riservata, molto legata alla famiglia. Diverse le ipotesi al vaglio degli inquirenti: un malore improvviso o una caduta accidentale oppure un tentativo di furto finito male. Restano le inquietanti testimonianze sulla violenta lite avuta con il marito qualche ore prima il ritrovamento del cadavere. Vicini di casa della coppia avrebbero riferito di urla e di grida udibili fin dalla strada. Qualcuno avrebbe anche sentito delle invocazioni d’aiuto. E poi ci sono voci sui litigi continui tra la donna e il marito, ascoltato a lungo dai carabinieri, assieme al figlio e ai vicini di casa.

Dubbi anche sul motivo che ha spinto Concetta ad uscire della sua abitazione nel cuore della notte, vestita, lasciando acceso il televisore, mentre marito e figlio dormivano. Forse potrebbe aver sentito rumori sospetti provenire dalla cantina di proprietà della famiglia e vicino alla quale è stata ritrovata priva di vita, immersa in una pozza di sangue, con delle ferite al viso e alla testa.

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