Aversa, il Fai e gli studenti riscoprono la chiesa ed il monastero di San Biagio

di Redazione

Il Gruppo Fai di Aversa, diretto da Maria Giovanna Pezone, facente parte della Delegazione di Caserta, diretta da Donatella Cagnazzo, ha nuovamente accostato giovani e meno giovani al patrimonio artistico-storico-culturale del territorio. Il 29 novembre alcuni “Apprendisti Ciceroni” di diverse scuole aversane hanno rimesso in auge l’ultima testimonianza di clausura rimasta ad Aversa: la chiesa ed il monastero di San Biagio.

Allievi all’opera tra i diversi istituti, in particolare il comprensivo “De Curtis” (impegnato nella descrizione del monastero), il comprensivo “Parente” (storia del monastero mediante interviste che alunni “apprendisti giornalisti” hanno rivolto alle suore), il liceo scientifico “Fermi” (descrizione della chiesa), la scuola media “Cimarosa”, esibitasi nell’attività musicale al termine della prima giornata.

Un primo programma di concerto di alto spessore, con alunni desiderosi di uscire allo scoperto nella maniera più elegante e professionale, proprio come si addice a giovanissimi che intendono le performance sonore e canore come trampolino di lancio per una sana visibilità e companatico di un valore artistico territoriale di alto grado. Tra i pezzi egregiamente selezionati si è potuto ascoltare l’Adeste Fidelis (Anonimo), l’Orchestra Cimarosa con “Away in a manager” (Anonimo), il Quartetto di Flauti con “Joy to the world” (Anonimo), il Quartetto di Flauti con “Minuetto numero 3” (Bach), il violino e il pianoforte in “Toy’s simphony” (Engerer), l’Orchestra Cimarosa.

Nella stessa mattinata il liceo artistico “Giordano” si è esibito con una mostra sul tema dell’anno Fai, ovvero l’acqua, evento che si è poi anche ripetuto il giorno successivo. Venerdì 30 novembre hanno confluito alla partecipazione di questo evento gran parte delle scuole superiori dell’aversano. In particolare, il Liceo “Jommelli” (che si è occupato del monastero e della facciata e della descrizione del pronao della chiesa), il liceo scientifico “Siani” (costituito da una redazione giornalistica capeggiata dalla delegata Ilaria Rita Motti e con figure di “Apprendisti Cicerone” che hanno evidenziato le linee guida artistiche delle cappelle del lato sinistro e dei dipinti della controfacciata). Le alunne del liceo artistico “Giordano”, oltre a fungere da guida all’interno della chiesa, hanno fatto anche da accoglienza, mentre docenti e discenti dell’istituto alberghiero “Drengot” hanno elegantemente assolto alle funzioni del ricevimento.

Infine, il liceo classico-musicale “Cirillo” ha dato il via ad un meraviglioso e intenso programma musicale, mediante la rappresentazione sonora di  brani di elevato valore artistico: “Quanno nascette Ninno”, coro e orchestra “Ave Maria” (Gounod), “Voce e pianoforte Mille Cherubini in Coro” (Schubert), coro e orchestra “Danza Ungherese numero 5” (Brahms), “Marcia dello schiaccianoci” (Tchaikovsky), “Stand by me” (King), orchestra di fagotti “VI Sinfonia I tempo” (Beethoven), “Divertimento II” (Mozart), “Danza del piccolo cigno” (Tchaikosky), “Nuovo Cinema Paradiso” (Morricone), “Romanza” (Mozart), “Summertime” (Gershwin), “La serva padrona” (Pergolesi), “Czardas (Monti), con violino e pianoforte.

Il tutto nella magica atmosfera della zona presbiteriale della chiesa dove troneggia la tela inerente il martirio di San Biagio con un baldacchino sovrastante di fattura tipicamente barocca.  Tra le referenti delle varie scuole le professoresse Michela Baldini e Anna Sgueglia dell’istituto comprensivo “De Curtis”, il professor Martino Santillo del comprensivo “Parente”,  la  professoressa Rosaria Ziello del comprensivo “Cimarosa”, la professoressa Eleonora Ciambelli del liceo scientifico “Fermi”, le professoresse Anna Grimaldi e Marilena Mottola del liceo “Jommelli”, la professoressa Ilaria Rita Motti del liceo scientifico “Siani”, la professoressa Rosalba Corvino del liceo artistico “Giordano”, la professoressa Iadevaia del liceo classico-musicale “Cirillo”, la professoressa Emiliana D’Errico dell’alberghiero “Drengot”.

IN ALTO UNA GALLERIA FOTOGRAFICA

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