E’ stato definito un “affettato-noir”. Probabilmente un neologismo. Sì, perché questo tuffo nella torbida ma mai banale vita di provincia, con la classica serie di omicidi, sembra essere trasversalmente caratterizzato dalla presenza di tutta una serie, appunto, di “affettati”.
Parliamo de “Il delitto del Culatello”, il nuovo libro di Mario Ceratti, edito da Marco del Bucchia Editore, che sarà presentato, sabato 22 dicembre, alle ore 16, nella Sala della Fonoteca all’interno della Biblioteca Marazza di Borgomanero (Novara). Dottore in Lettere, insegnante e accompagnatore turistico, con all’attivo diverse pubblicazioni e anche un’esperienza da libraio, Ceratti delinea un percorso che va dalla “Coda del Santo” al Culatello, per una storia tutta ambientata nella cittadina di “Besio” sul Lago d’Orta (toponimi inventati ma atmosfere lacustri riconoscibili). Conduce le indagini il commissario Gianni Rodari, omonimo del famoso scrittore e questo sarà un ulteriore spunto narrativo che attraverserà l’intera storia.
“Forse il libro è uscito un po’ in ritardo – dice l’autore – perché ormai di gialli sul Lago d’Orta ne sono stati scritti molti. Ma vi assicuro che l’idea arriva da molto lontano nel tempo e, per fortuna, del commissario Gianni Rodari non ne ha ancora mai parlato nessuno!”. Il solito Lago d’Orta un po’ movimentato come è nelle corde di Ceratti; sicuramente non il quadretto romantico venduto dal marketing turistico cusiano. Ma forse è proprio per questo che il libro meriterebbe di essere letto.