Un ipotetico dialogo tra antichità e modernità, tra fotografia e danza, che al Museo Madre di Napoli va in scena non solo nella sezione espositiva ma anche attraverso un programma di performance dal vivo commissionate ad alcuni dei più importanti coreografi della scena internazionale.
E’ “Robert Mapplethorpe. Coreografia per una mostra”, dedicata a uno dei maestri della fotografia del XX secolo, allestita al Madre, il museo d’arte contemporanea Donnaregina della Regione Campania, a cura della presidente della Fondazione, Laura Valente, e del direttore Andrea Viliani, organizzata in collaborazione con la “Robert Mapplethorpe Foundation” di New York, da oggi e fino all’8 aprile del 2019.
Più di 160 opere, comprese quelle provenienti del Mann, dal Museo di Capodimonte e della Reggia di Caserta, grazie a una collaborazione tra istituzioni. Il cartellone performativo si apre con Olivier Dubois, direttore della Compagnie Olivier Dubois, incluso nella lista del 25 ballerini migliori al mondo nel 2011 autore anche di una creazione originale “In dialogue with Bob” che ha coinvolto i performer scelti dal coreografo in audizioni pubbliche a Napoli.
Dalle due muse “mapplethorpiane” femminile e maschile, Patti Smith e Samuel Wagstaff Jr, a ballerini, atleti, coreografi e modelli ritratti nelle loro performances, fino a scatti ripresi dal diario personale della sua vita, affetti e amicizie. Tutti protagonisti di una messa in scena che rivela continui e sofisticati richiami alla storia dell’arte.
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