Aversa – «Il provvedimento è giusto perché pone un freno all’immobilismo sui Puc dei comuni dopo averlo utilizzato in campagna elettorale o come fatto in sé e come creazione di clientele». A commentare il provvedimento della Regione Campania che, di fatto, dà tempo ai comuni per adottare il Puc sino a marzo prossimo, avocando a sé anche il potere di nominare eventuali commissari ad acta, Marco Villano, capogruppo consiliare Pd sia alla Provincia che ad Aversa. «Ci sono, poi, comuni che hanno posto in essere atti e chi, come Aversa, ha ritardato, messo e tolto soldi a bilancio, forse artatamente perché le promesse fatte non potevano essere mantenute. Qualcuno, inoltre, in Provincia voleva cavalcare l’onda istituendo l’Albo dei Commissari. La Regione ha mantenuto l’impegno: per il 2019 Puc in ogni Comune, anche per frenare l’abusivismo».
«Se Caserta – continua l’esponente Dem – dichiara che il Puc si farà entro il 31 marzo, sarebbe opportuno capire se Aversa riuscirà a mantenere l’impegno non verso i singoli, ma verso la città per dotarla dell’importante strumento di pianificazione urbanistica. Un iter strano quello sin qui seguito. Inizialmente sono stati stanziati 200mila euro in bilancio poi tolti nel bilancio finale. L’assessore Gilda Emanuele bloccata, reintrodotti con emendamento di Capasso e dopo un anno e mezzo si sono visti il pasticcio della gara revocata e il conseguente fiato corto. Mancanza di pianificazione o mancanza di volontà? Delle due l’una. Entrambi casi gravi». «Tutte le dinamiche di maggioranza – conclude Villano – hanno ruotato intorno al Puc, comprese le posizioni dei singoli consiglieri. Cosa gravissima. Oggi con il campo sgombro si vedrà la consistenza della coalizione. Non a caso il sindaco aveva spostato tutte le scadenze politiche a dicembre con la speranza di accontentare quanti più avrebbe potuto. Ora si capirà chi sta con chi e perché».
«Mancano appena tre mesi, in cui si dovrebbero fare indagini e produrre documenti che normalmente richiedono almeno un anno, per l’avverarsi – afferma il capogruppo consiliare di Forza Italia, Gianpaolo Dello Vicario – della previsione del commissariamento Puc. A queste difficoltà si aggiungono quelle sull’assunzione del dirigente nuovo, osteggiato da un gruppo nutrito di consiglieri di maggioranza, i quali, per evidenti incompatibilità, hanno chiesto le carte del bando e della selezione per mandare tutto alla Funzione Pubblica e alla Corte dei Conti, e la questione dell’annullamento del bando per selezionare il progettista del Puc. E’ più che probabile che il tecnico che dovrà occuparsi della redazione del Puc sia indicato dalla Regione che ha scippato in extremis la competenza alla Provincia. Un altro fallimento dell’amministrazione De Cristofaro, la quale continua a collezionare brutte figure».
«Tutti gli impegni presi in campagna elettorale sono puntualmente disattesi, tra cui quello di dotare di la città di Aversa del Piano urbanistico comunale. Avevo già dichiarato – continua l’esponente azzurro – che le scelte inopportune in merito al bando sulla scelta dei tecnici, che avrebbero dovuto redigere il piano, sarebbero ricadute sulla comunità. L’auspicio è che la Regione stabilisca i criteri di massima trasparenza per la nomina del commissario evitando in tal modo di dare più voce alla promiscuità di accordi pseudo politici che ad Aversa hanno trionfato alle ultime elezioni».
Secco il giudizio del vicesindaco Michele Ronza: «Non ce la possiamo fare. C’è una causa pendente al Tar in relazione alla gara per la scelta del redattore del Puc, la burocrazia ci ha bloccato e fatto perdere tempo prezioso. Al futuro commissario chiederemo di tener conto del nostro indirizzo: consumo di suolo zero. Aversa ha bisogno di servizi e non di nuove case. Questo pensavamo e questo ribadiamo».