«I dati in nostro possesso non lasciano dubbi, la Pro Loco non svolge attività e non aiuta l’amministrazione ad organizzare eventi per la nostra città». A tornare sullo sfratto alla Pro Loco di Aversa dalla sede storica di via Botticelli l’assessore alla Cultura, Alfonso Oliva, che risponde alle accuse dei consiglieri comunali del Partito Democratico Alfonso Golia ed Elena Caterino secondo i quali l’associazione di promozione turistica e culturale aversana ha svolto e svolge attività (leggi qui). Attività alle quali spesso hanno preso parte anche esponenti della maggioranza e che, comunque, sono state ampiamente pubblicizzate.
«Si tratta – ha dichiarato l’esponente della giunta normanna – di una delibera sofferta, che è stata varata nello stesso giorno di quella per le iniziative di Natale ad Aversa. Questa concomitanza mi ha indotto a notare che è il terzo anno che l’assessorato alla cultura fa da solo senza l’aiuto, almeno propositivo, della Pro Loco». «Ovviamente, – ha continuato Oliva – non è stata solo questa sensazione a farmi decidere in tal senso. Ho l’attestazione della polizia municipale che ha accertato che la sede è sempre chiusa, poi ho un’altra attestazione dell’assessorato grandi eventi che mi dice che sono dieci anni che la Pro Loco non chiede e non protocolla proposte di eventi o patrocini da dieci anni ed ho, infine, una lettera dell’erede del commendatore Argo (che aveva donato i locali al Comune con destinazione specifica) che evidenzia come questa associazione non fa niente».
«Siamo di fronte a tre dati oggettivi, li ho convocati più volte, anche con Pec, oltre ad altri modi, ma non ho mai avuto l’onore di incontrarli. In qualsiasi altra parte di Italia si sarebbe agito come ho agito io. Non è possibile non avere la Pro Loco inattiva e continuargli a far tenere una sede che non utilizza».