Ecotassa, bufera nel governo. Di Maio: “Non tocca auto vecchie”. Il “No” di Salvini

di Redazione

E’ bufera sull’ecotassa. L’idea è racchiusa in un emendamento alla manovra finanziaria che introduce incentivi fino a 6mila euro per l’acquisto di auto elettriche e contestualmente anche una tassa per chi invece acquista veicoli inquinanti. La tassa, dai 150 ai 3mila euro, è proporzionale al livello delle emissioni. Chi acquista tra il 2019 e il 2021 un veicolo nuovo “è tenuto al pagamento di una imposta parametrata al numero di grammi di biossido di carbonio emessi”. Per chi invece nello stesso periodo compra un’auto elettrica o a basse emissioni, gli incentivi variano da un minimo di 1.500 euro a un massimo di 6mila.

Mentre Luigi Di Maio assicura che non arriveranno nuove tasse per le auto in circolazione dicendo che “si è fatta un bel po’ di confusione” in merito, il sottosegretario Castelli precisa: “Il governo intende tenere l’ecotassa”. Salvini nel pomeriggio ribadisce che non ci saranno nuove imposte sulle quattro ruote, come già aveva dichiarato in mattinata. E Di Maio spiega: “Chi ha un Euro 3 o qualsiasi altra macchina non pagherà un centesimo in più”.

Il leader del M5S chiarisce, poi, via Facebook che la novità riguarda “una norma per aiutare chi decide di comprare un’auto ibrida, elettrica o a metano. Visto che i livelli di inquinamento, soprattutto al Nord, sono spaventosi, perché non premiare chi decide di comprare un’auto nuova meno inquinante, dando un incentivo fino a 6mila euro? Questa è l’idea della norma pensata dal governo, che disincentiva chi sceglie un’auto più inquinante”. “Capisco – continua Di Maio – le preoccupazioni dei costruttori e dei cittadini che magari vorrebbero comprare un’auto ecologica ma non se lo possono permettere perché costa di più. Per questo la norma va migliorata subito: per non penalizzare nessuno, in particolare chi ha bisogno di acquistare un’utilitaria. Infatti il 60% dei modelli per cui è previsto un incentivo sono diesel: Punto diesel, Panda diesel, Clio diesel, Golf diesel, Megane diesel, Polo diesel, Classe A diesel”.

Nel dibattito interviene anche il sottosegretario all’Economia, Laura Castelli, secondo cui “la volontà del governo è quella di tenere l’ecotassa. Sta nel contratto di governo”. La Castelli, però, precisa: “Le persone meno abbienti non sono colpite. C’è stato un dibattito mediatico, ma penso che la norma non sia stata letta in maniera approfondita. Non colpisce né chi ha un’auto vecchia né chi acquista un’utilitaria sotto una certa cilindrata”.

D’altra parte, all’ipotesi di nuove tasse sulle emissioni auto il Codacons aveva subito preso una posizione molto dura, dichiarando guerra “contro qualsiasi nuova imposizione fiscale sulle auto”. “Non è possibile – si legge in una nota diffusa dall’associazione consumatori – colpire ancora una volta gli automobilisti, che rappresentano la categoria di utenti più tartassata d’Italia. I governi che si sono succeduti negli ultimi anni hanno utilizzato gli automobilisti come ‘bancomat’, inserendo tasse a loro carico e aumentando le accise ogni volta che serviva reperire risorse economiche e trovare coperture finanziarie, e ancora una volta siamo in presenza di un emendamento teso a colpire unicamente tale categoria di cittadini. In tal senso la tassa sulle auto sarebbe incostituzionale perché introdurrebbe discriminazioni a danno di una sola tipologia di contribuenti e rappresenterebbe esclusivamente un sistema per fare cassa”.

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