Il Senato conferma la fiducia al Governo sulla Manovra economica. I voti a favore sono stati 167; 78 i contrari, tre gli astenuti, tra cui il senatore a vita Mario Monti. Sta ora per riunirsi il Consiglio dei Ministri per la Nota di aggiornamento del Def. La seduta è sospesa fino alla deliberazione sul documento da parte del Cdm. «Un primo passaggio è stato completato, adesso passiamo alla Camera»: è quanto si è limitato a dire il premier Giuseppe Conte, lasciando Palazzo Madama dopo il voto.
Oltre al premier nell’aula del Senato, tra i banchi del governo, c’erano anche i ministri Tria (ha assistito all’intera discussione generale) Centinaio, Bongiorno, Fraccaro, Lezzi e Stefani, ed il sottosegretario alla Presidenza Giancarlo Giorgetti, oltre ad una pattuglia di sottosegretari.
Il Pd non ha partecipato alla votazione. Lo aveva annunciato nell’Aula della Camera Andrea Marcucci del Pd. «Il Parlamento è stato offeso dal vostro modo di intendere la politica – aveva detto – Per la prima volta si fa una legge di bilancio completamente extra parlamentare. Il governo in queste settimane ha più volte calpestato i diritti del Parlamento, e nelle ultime ore è stata usata violenza. Avete con metodo fatto sì che i nostri ed i vostri parlamentari non potessero conoscere la Manovra che ci accingiamo a votare». «Avete aumentato la disoccupazione – aveva aggiunto Marcucci – Buttato al vento molti denari degli italiani con lo spread, aumentato il numero delle persone non regolari e la illegalità. E questa manovra disastrosa è pericolosa per il futuro del nostro Paese. Ci spiegate perchè avete questo odio per l’Italia e gli italiani a cui volete negare il futuro? Noi lo difenderemo dalla vostra politica scellerata».