“Inquietante” silenzio del Pd locale dopo la decisione della consigliera comunale Luigia Martino di dichiararsi indipendente dal gruppo consiliare “Parete prima di tutto”. Un fulmine a ciel sereno. L’annuncio è stato dato dalla stessa consigliera nella seduta del Consiglio comunale del giorno 20 dicembre, senza nessuna particolare motivazione. Si assottiglia sempre di più, dunque, il gruppo consiliare di opposizione del Pd che, nel mese di luglio, fu abbandonato anche dalla consigliera Clementina Pezone che votò a favore dei Pip proposti dalla maggioranza del sindaco Luigi Pellegrino.
Ora il gruppo consiliare “Parete prima di tutto” è sceso da quattro a due rappresentanti: il capogruppo Giuseppe D’Alterio e l’ex sindaco Raffaele Vitale. La consigliera Luigia Martino subentrò a Marilena D’Angiolella, ex assessore alla Cultura delle giunta Vitale, che si dimise dopo pochi mesi dall’insediamento dell’amministrazione Pellegrino. Il silenzio del Pd in merito alla scelta della consigliera Martino sta disorientando l’opinione pubblica perché contrasta con l’energico atteggiamento assunto dal Pd stesso dopo l’abbandono del gruppo consiliare da parte della consigliera Clementina Pezone. Due pesi e due misure.
La segretaria del Pd all’epoca uscì con questo drastico comunicato: “Considerati i gravi fatti accaduti nell’ultimo Consiglio comunale si comunica che il consigliere comunale Tina Pezone è esclusa dal gruppo consiliare ‘Parete Prima di Tutto – Pd’. La sua idea di favorire la cementificazione del nostro territorio e di sostenere l’approvazione di atti di dubbia regolarità non trova agibilità e condivisione nella proposta politica del circolo Pd ‘Enrico Berlinguer’ e del gruppo consiliare”.
Silenzio anche da parte dell’amministrazione Pellegrino in merito a queste travagliate vicende politiche del gruppo consiliare del Pd. Ricapitolando, l’opposizione, sempre più sfilacciata, attualmente è formata dai due rappresentanti del Pd, Giuseppe D’Alterio e Raffaele Vitale, dalle due consigliere indipendenti, Clementina Pezone e Luigia Martino, dalla consigliera del M5S, Rosalba Rispo.
di Franco Terracciano