Aversa, si cercano laureati in Giurisprudenza per pratica in Ufficio Legale del Comune

di Livia Fattore

Due giovani laureati in Giurisprudenza potranno svolgere la pratica forense presso l’Ufficio Legale del Comune di Aversa. Una decisione adottata dalla giunta normanna su iniziativa dell’assessore al Contenzioso, Alfonso Oliva.

Potranno presentare istanza gli interessati aventi titolo che abbiano conseguito il diploma di laurea quadriennale del vecchio ordinamento o magistrale del nuovo ordinamento. Verrà redatta graduatoria di selezione, ove mai il numero di aspiranti in possesso del titolo richiesto dovesse essere superiore al numero di praticanti da ammettere, in ragione del più alto voto di laurea, dando atto che in caso di parità di punteggio si procederà a sorteggio. Possono partecipare anche gli interessati che abbiano già svolto presso altri uffici avvocatura un periodo di praticantato, prevedendo per essi una durata complessiva presso il comune di Aversa per il tempo residuo possibile secondo la normative vigente.

Il periodo di praticantato presso l’ufficio avvocatura comunale sarà prestato a titolo gratuito, senza alcun rimborso spese, non comporterà alcun onere retributivo, previdenziale e assicurativo a carico dell’Amministrazione e non attribuirà alcun titolo per l’ammissione nella carriera del ruolo legale dell’Ente né tantomeno ad altri ruoli organici. Avrà la durata massima di dodici mesi. Le domande relative alla selezione in questione dovranno essere spedite in busta chiusa, con allegata copia del documento di identità, e pervenire entro le ore 12 del 18 gennaio 2019, a pena di esclusione tramite: consegna a mani al Protocollo dell’Ente, raccomandata con ricevuta di ritorno o posta certificata. Gli aspiranti ammessi verranno informati a mezzo comunicazione presso l’indirizzo indicato e mediante pubblicazione sul sito web.

«In merito al bando per la selezione e il reperimento di due praticanti avvocati, – ha dichiarato il capogruppo consiliare di Forza Italia, Gianpaolo Dello Vicario, che è anche addetto ai lavori, essendo avvocato – pur comprendendo la volontà di trovare una soluzione alle gravi carenze di personale del comune di Aversa, e che l’opera dei praticanti avvocati potrebbe porre un primo rimedio al problema, la toppa appare peggio del buco. Non riconoscere nemmeno un centesimo di contributo, né un minimo di rimborso spese, tende a mortificare l’opera di chi comunque si approccia al duro lavoro del praticantato. Il fatto che non siano ancora abilitati, non autorizza l’Ente a sfruttare il lavoro degli stessi con la scriminante di formarli. La cosa incredibile è che questo fenomeno, diventato sempre più deprecabile consuetudine, passa dagli studi legali agli Enti Pubblici. Sarebbe auspicabile un intervento del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati a difesa dei futuri colleghi».

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