Al “Camp Villaggio Italia”, situato nella base di Peć/Peja, in Kosovo, si è tenuta la cerimonia che segna il passaggio di consegne tra il Quinto Reggimento Alpini (Vipiteno – Bolzano) e l’Ottavo Reggimento Artiglieria Terrestre “Pasubio” (Persano – Salerno), che subentra alla guida del “Multinational Battle Group West” della missione in Kosovo, unità multinazionale a guida italiana – composta da militari italiani, sloveni, austriaci e moldavi – garante della sicurezza nel settore occidentale del Paese.
Durante i sei mesi di mandato, il personale italiano ha svolto numerose attività operative in tutto il territorio del Kosovo, esercitazioni in un contesto multinazionale, e molte attività Cimic (Civilian Military Cooperation) atte a garantire un diretto ed immediato sostegno alla popolazione locale.
Presente alla cerimonia il comandante di Kfor, generale di divisione Lorenzo D’Addario, il quale ha ringraziato a sua volta i militari del Quinto Alpini per l’importante contributo al progresso della missione, ed ha rivolto i migliori auguri al personale dell’Ottavo Reggimento Artiglieria Terrestre “Pasubio” – comandato dal colonnello Gianfranco Di Marco, casertano, di Carinola – per il prossimo mandato.
Le bandiere del Quinto Alpini e dell’Ottavo “Pasubio” si incrociano, quindi, ancora una volta nel corso della storia: i due reggimenti infatti, operarono fianco a fianco già nel gennaio del 1943 in terra di Russia, e assieme forzarono la sacca di Nikolaevka, scrivendo delle epiche pagine di storia dell’Esercito Italiano. Il contesto oggi è decisamente cambiato, ma quel che è rimasto immutato è l’impegno e la dedizione con cui gli uomini e le donne di questi due reggimenti – e di tutti i reparti delle forze armate italiane – svolgono le proprie mansioni, tanto in patria quanto all’estero.
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