Cesa – Alla luce della polemica alimentata da alcuni consiglieri comunali di opposizione, relativa alla delibera consiliare del 22 novembre scorso (adottata a seguito di sentenza del Tribunale Amministrativo della Campania, e quindi comunque atto dovuto) con la quale il Consiglio comunale ha approvato uno schema di convenzione che consente, secondo il dettame della legge regionale, di modificare la destinazione d’uso di edifici già esistenti e non abusivi, a condizione che una quota degli stessi sia adibita ad “Housing Sociale”, ossia “abitazioni che perseguono uno scopo sociale a beneficio delle classi meno abbienti”, interviene Lorenzo Ferriero, dell’omonimo studio tecnico immobiliare di Cesa, per fornire una descrizione dell’Housing Sociale e delle sue opportunità per la collettività e per il territorio.
“Come cittadino di questa comunità di cui mi onoro di fare parte, e in qualità di tecnico – spiega Ferriero – sottolineo, innanzitutto, che l’obiettivo principale dell’Housing Sociale realizzata per Cesa è garantire benessere abitativo e integrazione, con azioni di riqualificazione urbana e creazione delle condizioni per un impatto positivo sulla comunità. Si propone di soddisfare la domanda di alloggi di coloro che anche non potendo accedere al libero mercato, sono comunque in condizione di sostenere i canoni calmierati o prezzi di acquisto convenzionati di alloggi realizzati per iniziativa privata”.
“L’Housing Sociale – continua Ferriero – si differenzia dalla edilizia pubblica poiché quest’ultima utilizza criteri burocratici quali liste e graduatorie che non tengono conto delle peculiarità e dei bisogni delle persone e della comunità, mentre lo stesso Housing Sociale dà particolare attenzione nella selezione degli abitanti in modo da creare una comunità il più possibile equilibrata con: giovani, single, anziani, coppie e disabili. Inoltre gli inquilini hanno contratti differenti in base al reddito, alle caratteristiche personali, all’attività svolta e dalla modalità di accesso. Persone, famiglie, organizzazioni e attività commerciali possono abitare l’housing sociale sottoscrivendo contratti di locazione, locazione con patto di futura vendita, acquisto”.
Novità assoluta è la nuova formula del “rent to buy” (affitto con riscatto): “Un nuovo tipo di contratto – spiega ancora Ferriero – introdotto dal decreto legge 133/2014 con cui il concedente consegna fin da subito l’immobile al conduttore/futuro acquirente, il quale paga il canone. Dopo un periodo di tempo fissato nello stesso contratto il conduttore può decidere se acquistare il bene, detraendo dal prezzo una parte dei canoni già pagati. La comunità degli abitanti, a sua volta, può costituirsi in cooperativa o in associazione senza fini di lucro dando così vita ad un nuovo soggetto del terzo settore costituito da abitanti residenti e non, enti e associazioni del territorio, che opera in diversi ambiti: sociale, culturale, di aggregazione, ambientale, solidale e di mutuo soccorso”.
“Con l’Housing Sociale – conclude il tecnico – si hanno rapporti di mutualità e partecipazione, con iniziative della comunità degli abitanti che organizzano gruppi di acquisto, manifestazioni teatrali, convegni, concerti e mercatini. E’ un’opportunità per l’intera comunità di Cesa, nel rispetto della normativa vigente e nella piena legalità. Fatti, non opinioni personali, persone concrete, fatti concreti”.