Arrivano altri due Barbato in forza alla Polizia di Stato. Sono i fratelli Giovanna e Luigi Barbato, figli di Nicola Barbato, il poliziotto originario di Gricignano, residente tra Carinaro e Teverola, medaglia d’oro al valor civile, rimasto gravemente ferito il 25 settembre 2015 da un colpo di pistola sparato da un estorsore, mentre era in servizio antiracket a Napoli. Rimase tra la vita e la morte per molti giorni, ma si salvò, restando purtroppo costretto ad una sedia a rotelle.
Un filo spezzato che oggi, però, è stato idealmente ripreso dai figli di Barbato che hanno frequentato il corso e giurato, nei giorni scorsi, fedeltà alla Repubblica insieme ad altri figli vittime del dovere, del terrorismo e della criminalità organizzata che hanno storie simili alle spalle. “Benvenuti ragazzi e un saluto affettuoso a papà da tutti noi!”, si legge sulla pagina social “Agente Lisa” della Polizia di Stato.
Nicola Barbato era in servizio antiracket, in borghese, in via Leopoardi, nel quartiere Fuorigrotta del capoluogo campano. Insieme ad un collega stava presidiando un negozio di giocattoli. Per non destare sospetti, i due agenti indossavano le divise dell’esercizio commerciale. All’improvviso un giovane aprì lo sportello e fece fuoco contro l’agente, ferendolo gravemente. Si trattava di Raffaele Rende, 28 anni, napoletano, arrestato il giorno dopo e successivamente condannato a 14 anni di reclusione in primo grado con rito abbreviato.
IN ALTO UNA GALLERIA FOTOGRAFICA