Tutto è iniziato da una richiesta che è balzata agli onori della cronaca, tanto semplice quanto rivoluzionaria, perché a farla non sono stati, come si può pensare, enti politici, insegnanti o genitori, bensì gli studenti di un liceo in Lombardia. Lo scorso novembre, gli studenti del Liceo Adelaide Cairoli di Pavia hanno chiesto di poter rimanere a scuola delle ore in più per poter approfondire lo studio della Costituzione italiana. La proposta è partita dai ragazzi del biennio dell’indirizzo economico-sociale dell’istituto in vista del nuovo esame di maturità. Il liceo l’ha, poi, accolta e ha subito formulato un progetto didattico ad hoc.
La notizia, ovviamente, ha interessato anche la classe politica italiana. Il 12 dicembre il presidente della Camera Roberto Fico si è recato in visita all’istituto pavese. “Quando ho letto la notizia ho subito pensato che sarei voluto passare nel vostro liceo e per me è un onore conoscervi, ascoltarvi e vedervi, perché siete la linfa vitale del nostro popolo e del nostro paese. Vanno valorizzate tutte le iniziative che cercano di rafforzare le nostre basi istituzionali, quelle che tentano di raccontare e rafforzare la nostra Repubblica, che non danno nulla per scontato. Ogni giorno si deve essere cittadini partecipi e attivi alla vita politica, prendendosi le proprie responsabilità e soprattutto studiando. Perché studiare significa conoscenza, conoscenza significa essere liberi e poter scegliere in modo cosciente. Scegliere significa potere di trasformazione”, ha detto Fico dopo aver consegnato al liceo alcune copie della Costituzione.
“E’ stata una grande emozione, non ci aspettavamo tanto clamore” ha commentato il rappresentante degli studenti Bartolomeo Pescador. La dirigente scolastica Bruna Spairani aveva raccontato a questo proposito: “Sono arrivata qui lo scorso settembre e ho voluto incontrare i rappresentanti degli studenti non appena sono stati eletti, per confrontarmi con loro e capire quali fossero le loro principali esigenze. Mi hanno immediatamente chiesto di poter approfondire alcuni temi, a partire da quelli della cittadinanza e della Costituzione, che saranno materia del nuovo esame di Stato. Ho verificato le disponibilità della scuola e ho capito che saremmo stati in grado di garantire un potenziamento delle lezioni senza spese aggiuntive per l’istituto, ottimizzando le risorse già a nostra disposizione. Quindi sono stata ben felice di accogliere la loro richiesta, soprattutto perché abbiamo molto bisogno che i giovani siano preparati su questi temi, dato che saranno i cittadini dell’Europa di domani”.
Inoltre, lo scorso 5 dicembre, nella sede centrale dell’Istituto Cairoli, l’assessore Laura Canale aveva radunato i dirigenti scolastici delle scuole di Pavia per discutere della proposta e di un’iniziativa dell’Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani) che riguarderebbe una raccolta firme sull’educazione alla cittadinanza con l’idea che la materia ritorni viva e partecipativa.