Parco urbano a luci rosse. E’ questa l’ultima “evoluzione” del Parco Grassia, situato vicino al ponte ferroviario al confine con Gricignano. Continuando ad essere abbandonato, infatti, alcuni mercenari del sesso (sia donne che trans) lo utilizzerebbero quale appoggio per fornire le loro prestazioni sessuali nottetempo. Siamo di fronte all’ultimo scempio di un’area che continua ad essere grottescamente abbandonata dall’amministrazione comunale nonostante le puntuali precisazioni ogni qualvolta questo parco finisce alla ribalta della cronaca.
Dopo un lungo periodo di abbandono, l’amministrazione, per iniziativa dell’assessore all’Ambiente, Marica De Angelis, sceglie il Parco Grassia quale teatro per ospitare la festa degli alberi il 21 novembre scorso. Dopo una veloce ripulita che porta a scoprire anche la trasformazione di una sala riunioni in alloggio per senzatetto, la manifestazione si tiene con larga partecipazione di scolaresche ed è un successo. Ma, dal giorno successivo il parco ritorna ad essere chiuso. Vi si avventurano solo i residenti dei parchi attigui che hanno un ingresso a parte e lo utilizzano, purtroppo, solo per portarvi i loro amici a quattro zampe a soddisfare i propri bisogni. Il tutto mentre, stranamente, a fronte di una ordinanza sindacale che lo vorrebbe chiuso, come dichiarato dal consigliere comunale Carmine Palmiero, è in condizioni passabili, ma, soprattutto, i cittadini aversani continuano a non poterlo utilizzare a fronte degli oltre duecentomila euro di finanziamenti europei spesi.
“Il Parco – ha dichiarato Palmiero – oggi è pulito, ma non dimentichiamo che vi è un’ordinanza sindacale di chiusura vigente. La cosa allarmante è che il Parco Grassia sembrerebbe essersi trasformato in posto dove le prostitute e i prostituti della vicina piazza ferrovia di notte offrono le proprie prestazioni sessuali. Più di un residente in zona, tra quelli che si affacciano sul parco, me l’hanno segnalato. Ancora una volta mi vedo costretto a richiamare l’attenzione dell’amministrazione affinché recepisca l’idea di creare in quell’area degli orti urbani che avrebbero un beneficio sia paesaggistico che sociale, questo anche in considerazione della difficoltà di manutenerlo”. “Spero – ha concluso l’esponente di Noi Aversani – che il sindaco non risponda come al solito che hanno la delibera pronta per risolvere tutti i problemi”.
“Pur non avendo delega specifica – commenta l’assessore De Angelis – posso dire che c’è una manifestazione d’interesse rivolta a singoli o associazioni che vogliano prendersene cura che, però, non ha ricevuto alcun riscontro e trattandosi di un bene pubblico non ne possiamo disporre a nostro piacimento. Stiamo cercando di mantenerlo pulito, soprattutto dopo la manifestazione della Festa dell’Albero per non deludere le persone della zona e sembra che ci stiamo riuscendo. Per quanto riguarda la sicurezza, probabilmente si dovrebbe tentare qualcosa di più. Non è il mio settore, ma, penso, ad esempio a dei controlli mirati nelle ore serali da parte delle forze dell’ordine”.
Gemello del Parco Grassia, anche nelle condizioni in cui versa, sempre grazie alla carenza di manutenzione, è il Parco Balsamo, in via Luca Giordano. Anche qui la situazione del verde non è delle migliori. Anzi, di fatto, ricalca quella generale del verde pubblico aversano a causa di una carenza atavica di addetti. Sono solo tre, infatti, come più volte ricordato dall’amministrazione, i lavoratori socialmente utili impegnati in questo settore e non si avvia un iter che porti ad una normalizzazione in questo senso.