Una bomba è stata fatta esplodere davanti all’ingresso della storica pizzeria Sorbillo di via Tribunali, nel cuore del centro storico di Napoli. Nessun danno a persone, solo all’ingresso della struttura ma tanta paura per il boato che è stato avvertito e soprattutto stupore perché colpito un brand ormai riconosciuto, cui fanno capo una serie di locali aperti in diverse città in Italia e anche all’estero. Lo stesso titolare, Gino Sorbillo, che si trova a Milano, su Facebook annuncia che la pizzeria “è chiusa per bomba” ma, assicura “riapriremo presto”.
La bomba non ha procurato nessun danno a persone, solo all’ingresso della struttura e tanta paura per il boato che è stato avvertito e soprattutto stupore perché colpito un brand ormai riconosciuto, cui fanno capo una serie di locali aperti in diverse città in Italia e anche all’estero. Cinque anni fa la pizzeria di via Tribunali 32, dove c’è la sede storica, fu incendiata. “Mi scuso con tutte le persone che sono rimaste scosse da quest’ennesima cattiva notizia… A Napoli e dintorni esistono persone straordinarie e positive che vivono veramente con tanto tanto amore verso gli altri”, commenta Sorbillo su Facebook.
Gino Sorbillo, che al momento è a Milano, dice di aver visionato le immagini di alcune telecamere “e di aver visto una persona, con volto coperto, che ha piazzato la bomba ed è scappata via. Mi è sembrata una persona poco esperta. Sono sicuro che la Polizia lo individuerà”. “È un attacco alla rinascita di Napoli, alla legalità”. Sorbillo si dice sconvolto e a tratti anche scoraggiato. “Ho trascorso tutte le feste di Natale a dire a tutti venite a Napoli, venite da noi ed ora arriva questa bomba”, racconta all’Ansa. Non ha paura e non cambia i programmi. “Ora – dice – qualcuno pensa che se la può giocare, che se ha messo una bomba a me lo può fare anche ad altri esercenti della zona ma noi non molliamo”.
Intanto, tantissime le telefonate di solidarietà che sta ricevendo in queste ore, “mi hanno colpite tutte, decisamente tutte”. Dai grandi chef come Cracco e la Bowerman, a politici, a compagni di scuola. “Torno presto a Napoli – dice – forse anche già domani. Non molliamo e andiamo avanti”.
“Chi fa queste cose non è un napoletano e va espulso dalla città” afferma il sindaco Luigi de Magistris. “Sarò in provincia di Napoli entro 48 ore”, fa sapere il ministro dell’Interno, Matteo Salvini. “In questa manovra ci sono 400 milioni per assunzioni delle forze dell’ordine – ha aggiunto – sono contento di aver fatto in sei mesi ciò che gli altri non hanno fatto in anni. Per Napoli ci sono soldi per assumere 100 poliziotti in più”. “Solidarietà a Gino Sorbillo e a chi lavora nella sua pizzeria per l’atto ignobile che hanno subito. Sono sicuro che le forze dell’ordine stanno facendo un lavoro straordinario e i criminali saranno presto in galera”, dice il presidente della Camera, Roberto Fico, che in un video esprime “vicinanza anche a tutti quelli che ogni giorno subiscono atti intimidatori e lavorano in una realtà spesso difficile”. “Sono felice – sostiene – che Napoli reagisca sempre con forza. La pizzeria Sorbillo già subì un attentato e quando passo lì davanti c’è sempre una folla in festa che aspetta di mangiare una pizza. La città non si arrende, non vuole subire soprusi e quando subisce un torto così profondo si rialza sempre. Lo Stato deve essere fermo, deve darsi un termine nella risoluzione della lotta alla camorra: una minima parte della città non può inficiare il lavoro della maggioranza delle persone oneste. Lo Stato deve essere inflessibile nel darsi un termine per la sconfitta della camorra”.
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