I finanzieri della compagnia di Finanza di Capua hanno eseguito di un decreto di sequestro preventivo di beni, per un valore complessivo di circa tre milioni di euro, sulle disponibilità finanziarie della “De.Sa. Sas”, esercente l’attività di vendita all’ingrosso di ferramenta, con sede a Santa Maria Capua Vetere, e il patrimonio del rappresentante legale, Luciano De Rosa.
Il provvedimento, disposto dal tribunale sammaritano, si fonda sull’esito di approfondimenti investigativi in ordine alla denuncia dell’Agenzia delle Entrate che aveva accertato che la società di De Rosa, nei modelli di pagamento unificato F24, relativi agli anni dal 2011 al 2015, aveva utilizzato crediti inesistenti per compensare effettivi debiti tributari per il consistente importo di 2 milioni e 992mila euro. Considerato l’elevato valore indiziario degli elementi raccolti nel corso dell’attività d’indagine, veniva delegata alla Guardia di Finanza l’effettuazione di mirati accertamenti patrimoniali finalizzati all’individuazione delle disponibilità finanziarie della società nonché dei beni mobili ed immobili intestati o riconducibili al suo amministratore al fine di sequestrare il profitto della frode e inibire il consolidamento del vantaggio economico derivante dall’evasione.
Pertanto, le Fiamme gialle hanno sequestrato i rapporti finanziari in essere, tre autoveicoli e 15 unità immobiliari, tra terreni e fabbricati, ubicati tra le province di Caserta e Salerno, fino al valore soglia dell’evasione. “Anche questo provvedimento – si legge in una nota della Procura – avente ad oggetto un’evasione di consistente valore finanziario, conferma che l’indebita compensazione di debiti tributari con crediti pregressi inesistenti, anche ceduti fraudolentemente da terzi, costituisce una delle prassi criminali evasive che si sta diffondendo anche nel territorio casertano, a contrasto della quale la Procura di Santa Maria Capua Vetere opera quotidianamente, in stretta sinergia con il comando provinciale della Guardia di Finanza di Caserta e con l’Agenzia delle Entrate di Caserta, al fine di individuare tempestivamente i casi che destano maggiori sospetti di frode, in merito ai quali attivare proficue e sinergiche azioni repressive”.