Smaltimento illecito di rifiuti, sequestrate due autofficine nel Casertano

di Redazione

Nella giornata di martedì 22 gennaio le pattuglie del comando provinciale della Guardia di Finanza di Caserta, impegnate nel controllo economico del territorio per il contrasto al lavoro nero e all’illecito smaltimento dei rifiuti speciali prodotti dalle attività commerciali, hanno individuato e sequestrato due officine di autoriparazione che operavano senza le prescritte autorizzazioni.

Un primo intervento è stato effettuato dai militari della compagnia di Marcianise che hanno controllato un’autofficina a Maddaloni che svolgeva l’attività in assenza dell’autorizzazione unica ambientale (A.U.A.). Sono stati sequestrati i locali di 250 metri quadrati, unitamente alle attrezzature e ai materiali ivi contenuti, mentre il titolare è stato denunciato alla Procura di Santa Maria Capua Vetere per i reati di esercizio di attività senza autorizzazione, illecito scarico di acque reflue industriali, smaltimento non autorizzato di rifiuti pericolosi ed emissioni nocive in atmosfera.

Il secondo sequestro è stato operato invece dai finanzieri della compagnia di Capua che hanno scoperto nei pressi di Pontelatone un’azienda completamente “abusiva” e totalmente sconosciuta al Fisco. Al momento dell’accesso i finanzieri si sono trovati dinanzi ad una vera e propria officina meccanica ben fornita di macchinari e utensili professionali, tra cui un ponte sollevatore fisso e una gru idraulica. Al lavoro, oltre al titolare, sono stati trovati inoltre due dipendenti completamente “in nero” intenti a riparare altrettante autovetture. Dai successivi riscontri effettuati è stato accertato che l’officina è risultata priva della prescritta iscrizione nel registro delle imprese degli esercenti l’attività di autoriparazione e dei relativi titoli autorizzativi, anche ambientali.

Inoltre, è emerso che la ditta non aveva mai istituito il registro di carico e scarico dei rifiuti. Infatti, durante il controllo, i militari hanno rinvenuto, oltre a cumuli di scarti di lavorazione abbandonati sui terreni antistanti il capannone, anche rifiuti speciali pericolosi, come batterie, olii esausti e vernici, depositati in un’area esterna in violazione della normativa ambientale. Anche in questo caso, dunque, le Fiamme gialle hanno proceduto al sequestro dell’intero locale e dell’attrezzatura utilizzata, segnalando il titolare alla locale Procura della Repubblica per la violazione alle norme del Testo Unico Ambientale in materia di corretto smaltimento dei rifiuti speciali ed alla normativa di prevenzione incendi. Inoltre sono state irrogate le sanzioni amministrative per l’esercizio abusivo dell’attività.

In quest’ultimo caso sono stati sanzionati, infine, anche i proprietari delle autovetture ricoverate per la riparazione presso il meccanico abusivo, atteso che gli interventi in corso non erano interventi di semplice e minuta manutenzione ordinaria, ma interessavano le parti meccaniche e strutturali dei mezzi e pertanto dovevano essere eseguiti solo da personale tecnico qualificato e autorizzato.

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