Aversa – L’opposizione, nelle persone dei consiglieri Carmine Palmiero, Francesco Sagliocco, Gianpaolo dello Vicario, Nicla Virgilio, Elena Caterino, Alfonso Golia, Marco Villano, Paolo Santulli e Maria Grazia Mazzoni, chiede al sindaco di “rimettere immediatamente al centro del dibattito politico questioni importanti per il futuro della città” e “non più la mera spartizione di poltrone che di fatto ha bloccato il normale andamento della vita amministrativa di Aversa”. E, a tal proposito, chiede un Consiglio comunale ad hoc.
“E’ davvero disarmante – si legge in una nota congiunta dei consiglieri di minoranza – vedere a cosa si è ridotto il dibattito politico nella città di Aversa. Sono ormai mesi che in città non si sente parlare che di poltrone, accordi non rispettati, rampolli obbligati a fare marce indietro per cedere il passo a chi pretende che siano rispettati i patti, o meglio, guerre tra famiglie storicamente impegnate in politica. Non solo, leggiamo di consiglieri di maggioranza che fanno dichiarazioni in totale dissenso rispetto alla maggioranza, salvo poi ritrattare tutto il giorno successivo. Intanto, mentre i lor signori contrattano su chi debba sedere sulla poltrona ‘numero 2’ e chi sulla poltrona ‘numero 3’, la città sprofonda in uno stato di degrado mai conosciuto prima”.
Per quanto riguarda gli argomenti che l’opposizione chiede di inserire all’ordine del giorno dell’apposito Consiglio comunale, troviamo: 1) Puc e quali siano le reali intenzioni di questa maggioranza in merito all’approvazione nei termini dello strumento urbanistico; 2) Pics, più specificamente di come si è arrivati alla nomina della Commissione esaminatrice e di conseguenza all’assegnazione degli incarichi da essa scaturiti; 3) Ambiente, aprire un dibattito sulla scandalosa riduzione della percentuale di raccolta differenziata e quali siano le conseguenze per i cittadini di Aversa; 4) Piano Urbano del Traffico; 5) Non ultimo, per importanza, chiediamo chiarimenti in merito al video divulgato da una testata giornalistica nostrana, nel quale una signora lanciava accuse molto gravi che paventano il reato di voto di scambio”.