Aversa – Il portavoce del gruppo dei quattro “dissidenti”, Michele Galluccio, consegna al sindaco De Cristofaro un secondo documento con l’indicazione di alcuni temi da trattare e si rischia l’incidente diplomatico con i due che si lasciano in malo modo. Strada in salita per cercare di ricomporre una frattura che oltre che politica rischia di diventare giorno dopo giorno anche personale tra i diversi protagonisti in scena.
Galluccio, insieme a Mimmo Palmieri, Giovanni Innocenti e Claudio Palladino, chiede da tempo il rispetto del patto post elettorale dei consiglieri di Forza Aversa con il quale si stabiliva una staffetta a metà mandato sulla poltrona di presidente del Consiglio comunale tra l’attuale detentore Augusto Bisceglia e Palmieri. Passaggio che doveva avvenire a dicembre, ma non si è avuto anche per un palese appoggio del primo cittadino. Nei giorni scorsi un primo documento del quartetto con il quale si chiedeva l’azzeramento di tutte le cariche politiche e il cambio del presidente del civico consesso anche se non fosse stato Palmieri. Ieri la consegna della lista dei temi da trattare. Il sindaco, da quanto riferito da Michele Ronza, suo vice presente all’incontro, avrebbe chiesto di leggerlo insieme con Galluccio che avrebbe risposto di farlo con calma per poi dare una risposta entro lunedì. Atteggiamento che avrebbe fatto arrabbiare il primo cittadino con conseguenti parole grosse.
Insomma, stante i già noti rapporti tesi tra De Cristofaro e Galluccio, la scelta dei quattro di inviare quest’ultimo non è stata delle migliori. Registrato il silenzio del sindaco sul tema, è Ronza a dichiarare: «Siamo disponibili a confrontarci con tutti, ma non accettiamo imposizioni. Siamo in democrazia e crediamo al dialogo». Per quanto riguarda le voci di un tentativo di isolamento per Palladino e Galluccio, Ronza chiosa: «Non abbiamo preclusioni e, ovviamente, ci se ne vuole andare è libero di farlo». Rimane, però, il problema dei numeri ed oggi la maggioranza, escluso i quattro, può contare solo su nove consiglieri su 24. Insomma, tempi duri.
Per quanto riguarda i temi, i quattro chiedono: di utilizzare l’immobile di via San Lorenzo e il Suap come scuole; assunzioni soprattutto di vigili; telecamere per la ztl; creazione di ronde ambientali; verde pubblico; maggiore coinvolgimento Millennio 2022; nuova politica per i parci pubblici; adozione del Puc; orto sociali negli standard urbanistici; riqualificazione area ex Alifana; realizzazione forno crematorio; nuovo regolamento edilizio con attenzioni per materiali che migliorano l’efficienza energetica; riorganizzazione fiera settimanale; delocalizzazione del mercato ortofrutticolo. Il tutto insieme ad una maggiore condivisione degli obiettivi con l’organizzazione di briefing trimestrali per assessorato.