Battuta su “mozzarella contaminata”, Grimaldi e Iorio (M5S): “L’arte non danneggi un’economia”

di Redazione

“Siamo rovinati. Non ci resta che vendere la mozzarella contaminata di Caserta”. Questa è la battuta pronunciata dal personaggio interpretato da Marco Giallini nel film “Non ci resta che il crimine”, del regista Massimiliano Bruno, che sta scatenando roventi polemiche nel Casertano. A punto che il Consorzio di tutela della mozzarella di bufala campana è pronto a chiedere i danni alla produzione della pellicola (leggi qui).

Sulla vicenda intervengono i deputati casertani del Movimento 5 Stelle, Nicola Grimaldi e Marianna Iorio, per i quali “desta perplessità e sgomento apprendere come alcuni stereotipi persistano nel tempo e vengano ancora inseriti nelle sceneggiature di film appartenenti alla commedia italiana. Navigando il sito www.mozzarelladop.it si può vedere come ci sia un impegno a 360 gradi del consorzio al fine di assicurare un prodotto finito genuino. Tale impegno, inoltre, viene assicurato attraverso una specifica normativa in materia di sicurezza, da tutti i produttori in tutta la loro filiera, necessaria anche al fine di tutelare e garantire il prodotto Dop. Il tutto per garantire il massimo della qualità possibile. Un processo che è seguito passo dopo passo con continuità, per assicurare una corretta informazione al consumatore finale”.

Secondo i due parlamentari pentastellati, “probabilmente gli autori avranno provato un prodotto finto, un prodotto non Casertano, non Italiano! Una delle tante etichette di imitazione del food italiano, magari prodotto all’estero dove, per sbaglio, c’era scritto ‘mozzarella contaminata’. E’ chiaro, quindi, che autori, interpreti e produttori non hanno mai provato in vita loro una mozzarella degna di tale nome”.

Grimaldi e Iorio auspicano che “chi si occupa di arte, in questo caso cinematografica, non incorra più in errori così grossolani che però possono danneggiare un intero comparto economico del Sud Italia, ma soprattutto della Provincia di Caserta, dove centinaia di allevatori, casari, lavorano ogni giorno con sacrificio per far arrivare sulle nostre tavole un prodotto controllato ed unico nel suo genere. Esortiamo, infine, costoro ad assaggiare la nostra mozzarella, quella Casertana, così da potersi sicuramente ricredere”.

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