Anche il circolo del Partito Democratico di Carinaro chiama i propri iscritti, domenica 20 gennaio, per eleggere i delegati alla Convenzione Provinciale che rappresenta la prima fase dell’iter che porterà all’elezione del segretario e dell’assemblea nazionale. Si voterà anche per il segretario e l’assemblea regionale. La seconda fase sarà quella delle primarie del 3 marzo per le quali si potrà votare sia per indicare il segretario nazionale che quello regionale.
L’appuntamento a Carinaro è per le ore 10, nella sede di piazza Municipio, con l’insediamento della Presidenza che provvederà a fissare il termine per la presentazione delle liste dei delegati collegati ai candidati alla carica di segretario nazionale e regionale, alla costituzione del seggio elettorale e alla fissazione dell’orario d’inizio e della fine della votazione. Si proseguirà alle ore 10.30 con l’apertura del dibattito e l’intervento dei rappresentanti dei candidati alla carica di segretario nazionale e regionale. La chiusura dei lavori è prevista per le ore 18. “Invitiamo a partecipare tutti gli iscritti, simpatizzanti ed elettori per questo grande momento di democrazia e confronto”, dichiara il segretario del Pd di Carinaro, Rosa Chiacchio (nella foto).
Sono 8 i candidati per la leadership nazionale, di cui 4 in coppia: Nicola Zingaretti, Maurizio Martina insieme a Matteo Richetti, Francesco Boccia, Dario Corallo, Maria Saladino e il ticket Anna Ascani – Roberto Giachetti. Per la segreteria regionale campana, invece, concorrono: il deputato Umberto Del Basso De Caro, il sindaco di Poggiomarino Leo Annunziata, il sindaco di Marano Rodolfo Visconti e Armida Filippelli, dirigente scolastico
L’elezione del segretario nazionale del Pd si svolge in due tempi regolamentari. Ma sono previsti anche i “supplementari”. Il primo tempo si gioca nei circoli dove a votare sono solo gli iscritti. Il secondo – preceduto dai passaggi intermedi nelle cosiddette Convenzioni provinciali e nazionale – è quello delle primarie in programma il 3 marzo. Se nessun candidato ottiene la maggioranza assoluta alle primarie, però, la partita prevede uno spareggio: i due più votati si sfidano in un ballottaggio, a scrutinio segreto, nella nuova Assemblea nazionale dove devono cercare alleanze per conquistare la maggioranza assoluta. Sulla carta, quindi, può essere eletto segretario nazionale non il prescelto dal “popolo delle primarie” ma il secondo arrivato. Finora non è mai successo.