“L’ennesima tragedia, con la morte di oltre 100 migranti nel Mediterraneo che si aggiungono ad altre migliaia, scuote le coscienze e interpella la responsabilità di tutti e di quanti non prendono decisioni ragionevoli e condivise”, dichiara il medico aversano Lucio Romano, già senatore della Repubblica e presidente di “Comunità Solidale”.
“Ci appelliamo agli uomini di buona volontà che hanno responsabilità parlamentari e di governo. La morte di migliaia di migranti impone l’immediata e decisa azione dei decisori politici che hanno l’obbligo istituzionale, ancor più morale, di intervenire. Non è né deve essere questione per lucrare consenso elettorale. E’ una questione umanitaria. Non più un domani per precisare e decidere, perché domani è purtroppo già ieri”, prosegue Romano.
“Basta col dolersi sempre dopo che si sono verificate tragedie, salvo poi negare diritti, incrementare illegalità, fomentare intolleranza e disperazione. Contrastare – sottolinea Romano – significa intervenire decisamente con la diplomazia internazionale, con la repressione e la lotta ai trafficanti, con la cooperazione internazionale, con la programmazione dello sviluppo economico di aree africane povere e sottoposte a guerre e dittature, con i corridoi umanitari. Non si può essere sordi e silenti, opportunisti o pavidi”.