Una delegazione di sindaci sarà ricevuta, lunedì mattina, a Palazzo Chigi dal presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, per affrontare i contenuti e l’impatto sui territori della nuova legge sulla sicurezza. A spiegarlo è il vicepresidente dell’Anci (l’associazione di categoria), Roberto Pella. Il vicepremier Matteo Salvini non arretra però di un passo e replica: “Fa bene Conte a prendere un caffè coi sindaci, ma il decreto funziona e resta così com’è”.
L’associazione dei sindaci “deve rimanere unita e deve porsi in maniera costruttiva e non antagonista su questo tema”, afferma ancora Roberto Pella. “Lavoriamo alla definizione di un documento tecnico non politico sui contenuti di questo provvedimento”.
Intanto, continua la polemica tra Matteo Salvini e i primi cittadini contrari al provvedimento, con il ministro dell’Interno che dichiara: “Fa bene il presidente Conte a incontrare i sindaci. Un caffè non si nega a nessuno. Ovviamente il decreto funziona, non si tocca e rimane così com’è, applicato e apprezzato dal 99% dei sindaci”. Le dichiarazioni del vicepremier hanno provocato la pronta risposta dell’Anci, che per bocca del suo presidente Antonio Decaro ironizza così: “Un caffè con Conte? E’ meglio che ci prendiamo una camomilla così siamo tutti più tranquilli e rilanciamo il dialogo che aiuta le istituzioni a riconoscersi legittimamente”.
Nelle querelle interviene anche il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, “capofila” della protesta nei confronti del ministro dell’Interno. “Salvini con un’inaudita volgarità non solo disprezza i migranti e gli italiani, ma anche le istituzioni. Il suo nervosismo è segno di mancanza di argomenti”. Al termine del direttivo dell’Anci a Roma, il primo cittadino palermitano ha detto che “lasciar urlare” Salvini e di “cercare un giudice per far valere l’incostituzionalità di queste norme”.