Aversa – Senesi, la società che gestisce il servizio di igiene urbana in città, sotto il fuoco incrociato degli amministratori e del sindacato. Da un lato, infatti, l’amministrazione comunale normanna incalza quotidianamente la società marchigiana per verificare le persone e i mezzi che utilizza chiedendo report specifici, soprattutto dopo le numerose segnalazioni di presunta raccolta indifferenziata da parte degli aversani. Dall’altro l’attacco della Fiadel (Federazione Italiana Autonoma Dipendenti Enti Locali) che «denuncia la carenza di automezzi forniti, dalla Senesi, in dotazione agli operatori ecologici del cantiere di Igiene Ambientale del Comune di Aversa, divenuta ormai cronica e strutturale. Una situazione di emergenza che mette in pericolo la sicurezza dei lavoratori, rappresentando un pericolo anche per i pedoni, a causa del rischio di incidenti che potrebbero verificarsi in conseguenza alle gravi inefficienze presenti sugli automezzi».
«Di fatto, – ha dichiarato il segretario provinciale Giovanni Guarino – molti di essi risultano di immatricolazione pluriennale e presentano evidenti segni di deterioramento, visibili anche esteticamente, mentre, sotto l’aspetto meccanico, elettrico ed idraulico, l’inadeguatezza è totale. Lo testimoniano i guasti all’impianto elettrico, che costringono i lavoratori alla conduzione di automezzi con illuminazione parziale, a partire dai lampeggianti, le continue forature, dovute ai pneumatici ormai usurati, senza escludere le numerose avarie all’impianto frenante. Gli operatori ci segnalano innumerevoli guasti al sistema idraulico allestito sugli automezzi, necessario per lo svuotamento di contenitori, inoltre, gli autocompattatori 3 assi risultano inadeguati per l’utilizzo della raccolta con l’ausilio degli operatori in pedana, perché sono sprovvisti di barre di protezioni e cinture di sicurezza».
«La situazione – conclude la nota sindacale – appare ormai irreversibile, complice la totale assenza di investimenti dell’azienda per un indispensabile intervento di rifacimento all’intero parco automezzi utilizzato per la raccolta rifiuti, sembra evidente che l’azienda preferisca l’azzardo, scaricando eventuali responsabilità direttamente sui lavoratori».