Centinaia di donne in gilet giallo si sono riunite, per la prima volta, in diverse città francesi, all’indomani dell’ennesimo corteo di protesta, manifestando il loro malessere per la politica del governo. A Tolosa, nel sud-ovest, le manifestanti hanno sfilato dietro lo striscione “precarie, discriminate, arrabbiate, donne in prima linea”. E cantando “Macron sei finito, le ragazze sono piazza”.
Anche a Saône-et-Loire, nel dipartimento di Saona e Loira, un centinaio di donne con indosso il giubbetto giallo ha sfilato domenica mattina. Tre le dimostranti, una signora anziana teneva un cartello con la scritta “Per la Francia dei nostri figli”, mentre una giovane spingeva un passeggino con le parole: “Sono una donna e non voglio bambini in quel mondo”. Sabato circa 50mila persone hanno manifestato in Francia nell’Atto VIII di mobilitazione dei Gilet gialli, in cui ci sono stati scontri con le forze dell’ordine.
“Comprendo quello che vivono, la loro rabbia quotidiana”: Brigitte Bardot spiega, in un’intervista al quotidiano Midi Libre, perché – come da lei stessa annunciato fin dal mese di novembre – è dalla parte dei gilet gialli e della loro protesta. L’ex attrice, animalista convinta e simpatizzante di estrema destra, aggiunge: “Quando vedo i milioni usati per cose di un’incredibile futilità, quando vedo i viaggi dei politici in aereo privato, le macchine, gli autisti… tutto questo denaro speso è insopportabile. Che lo si dia a gente che non ha più un centesimo”.