Aversa, “A Spasso con la Storia” fa rivivere il centro antico

di Gabriella Ronza

Un grande successo quello di “A spasso con la storia”, nell’edizione natalizia del 29 dicembre ad Aversa. Dalla bellissima cornice di Palazzo Parente gli attori hanno guidato gli ignari spettatori in un viaggio senza tempo ma ricco di magia. Il viaggio teatrale alla scoperta della storia di Aversa nasce da un format ideato da Gina OlivaGiovanni Granatina ed Enzo Maiorca con il titolo “La Contea Normanna”. Si tratta di una produzione Nostos Teatro, con il patrocinio e il contributo del Comune di Aversa e rientra nel ricco calendario di eventi del “Natale ad Aversa”.

Lo spettacolo itinerante, realizzato da Gina Oliva, Dimitri Tetta e Giovanni Granatina, ha portato il pubblico tra le strade più antiche della città. In scena la compagnia del Nostos Teatro, ovvero Teresa Barbato, Valeria Bassolino, Giuliano Casaburi, Arianna Cristillo, Francesco D’Arienzo, Fiorella De Marco, Luca De Rosa, Angela Di Foggia, Dario Ferrara, Marika Frongillo, Antonio Granatina, Giusi Mangiacapra, Enzo Motti, Jlenia Puca, Giusy Ruggiero, Nicla Salve.

Dopo oltre dieci anni dalla prima messa in scena, la pièce non smette di incantare i cittadini di Aversa o di tutte i paesi limitrofi che vogliono conoscere la sua antichissima storia. C’era la guida della suggestiva Bella ‘Mbriana, il fantasma per cui si dovrebbe lasciare apparecchiato un posto in più a tavola. Il divertimento è stato assicurato, perché, in più scene, la platea è stata resa parte integrante dello spettacolo tra balli, sondaggi e domande. Ad accogliere i visitatori c’era Gaetano Parente, primo sindaco dell’Unità d’Italia e storico della città, che raccontava i fasti di Aversa, ma anche il suo più grande rammarico da primo cittadino, quello di non esser riuscito a costruire un Teatro, negli anni Sessanta dell’Ottocento, nella città della Musica.

Poi irrompeva sulla scena un simpatico ed istrionico Rainulfo Drengot, accompagnato dalla moglie, Sichelgaita, sorella di Sergio IV che donò la contea ai normanni. E poi uscendo dal giardino per la suggestiva via Drengot, si arrivava condotti da uno spirito guida, al Palazzo Saporito (già Abenavolo), dove c’era Lucrezia Scaglione, donna aversana decantata per la sua intelligenza e la sua bellezza. Ed ancora Giovanna I ed Andrea d’Ungheria nel Palazzo Orineti, ricordavano l’efferato delitto dell’ungherese avvenuto nel Castello Angioino di Aversa che proiettò a metà del XIV secolo la città al centro della storia europea. Ed ancora Garibaldi con la baronessa de Conciliis a rimembrare la vigilia della battaglia del Volturno, ed il prestito fatto da donna Francesca De Paola sposata Motti, che permise a Garibaldi di vincere l’ultimo scontro che lo separava dal celebre incontro di Teano.

Guidati dalla musica folk de “I Figli di Cibele”, si arrivava attraversando una sorta di incantato centro storico, a San Domenico, chiesa che tra qualche mese riaprirà i battenti dopo 38 anni di chiusura, e sul sagrato il pubblico veniva coinvolto con danze e musiche, diventando tutti ballerini. Il percorso lambiva poi quello che fu il monastero delle Cappuccinelle per concludersi nella suggestiva Santa Maria a Piazza, dove ad accogliere il pubblico c’era Domenico Cimarosa che dirigeva il suo Matrimonio Segreto. Bravissimi tutti i protagonisti e complimenti unanimi da parte di tutto il pubblico che ha partecipato.

Gli spettatori hanno sfidato il freddo accompagnati dalla nebbia iniziale della prima scena e dalla foschia naturale delle restanti, con l’idea che si stesse davvero camminando in un altro mondo o, meglio, in una realtà in cui il tempo non esiste e lo spazio è rappresentato da una delle città più caratteristiche della Campania e tra le più peculiari dell’intera Italia.

“Sono molto soddisfatto – ha dichiarato l’assessore alla Cultura, Alfonso Oliva – e tante persone mi hanno chiesto di ripetere simili iniziative. Una serata magica, senza il caos delle auto, dal grandissimo valore culturale e didattico, che ci ha fatto attraversare mille anni di storia aversana, ma anche ammirare le tante bellezze che offre la nostra città. Un Natale ad Aversa, con questi eventi e con altri, basta citare il ‘Cimarosa Open House’, all’insegna non solo dell’intrattenimento, ma anche della Cultura e del rinnovo della memoria storica, perché senza conoscere e quindi amare il nostro passato non potremmo mai avere un buon futuro. Rinnovo con il sindaco Enrico De Cristofaro la giunta e l’Amministrazione comunale gli auguri a tutti i cittadini di uno splendido 2019, per il quale ci stiamo già attivando per offrire anche una elevata proposto culturale, pur nei limiti dei fondi a disposizione”.

IN ALTO UN VIDEO, SOTTO UNA GALLERIA FOTOGRAFICA (immagini di Alessandro Scarano)

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