Aversa, Federico di Napoli parla del suo nuovo singolo “Da Mezzanotte in poi”

di Redazione

Aversa – E’ on line, dal 24 gennaio, su tutte le piattaforme digitali, corredato da un video ufficiale su You Tube, il nuovo singolo “Da Mezzanotte in poi” del cantautore aversano Federico Di Napoli. Per l’occasione abbiamo raccolto alcune sue impressioni sul lavoro discografico appena rilasciato.

Perché ‘Da Mezzanotte in poi’? C’è qualche riferimento specifico? Quando scrivo un pezzo cerco di lasciare sempre libertà d’interpretazione. Mezzanotte intesa come orario, oppure come una ripresa dopo un periodo buio, quindi, in senso metaforico, come il punto più basso di un qualcosa, vale a dire un momento limite di grande negatività. Il mio input è sempre quello di ripartire e risalire. Un altro significato potrebbe essere quello di alludere all’importanza del silenzio della notte che amplifica tutti i rumori e tutte le sensazioni, inducendoci alla tacita risoluzione della vita. Una lettura spontanea potrebbe anche essere quella di un’uscita con una ragazza dopo mezzanotte, con tutte le sue annotazioni di gioia e di spensieratezza.

Quanto tempo dedichi alla scrittura? Scrivo continuamente, molte ore di notte e di giorno e, soprattutto, non scrivo mai su commissione. Mi può venire l’ispirazione a qualsiasi ora, che sia a casa o in giro, o magari annoto l’idea al cellulare e poi la rielaboro vicino al mio pianoforte. Tutto sempre con il mio produttore, Massimo D’Ambra, e al mio coautore che è Stefano Chello: suoni, testo e cose varie.

Per te è più difficile trovare la linea melodica o comporre il testo? Sia la linea melodica che la composizione del testo sono due cose molto difficoltose. Fondamentalmente io scrivo, come già detto, insieme a Chello che è il genio del testo. Infatti, la parte letterale è maggiormente sua, io mi occupo più della linea melodica in quanto è ciò che mi viene più naturale. Così creiamo musica e canzoni.

La tua canzone è orecchiabile e radiofonica. Quando l’hai composta eri consapevole dell’effetto che potesse sortire? No, anche perché le canzoni, dalla nascita al momento della produzione finale, cambiano continuamente. Magari me le aspetto in un modo e fuoriescono in tutt’altra maniera. In un processo di crescita del pezzo cambiano tremila cose e quindi il risultato finale è quello che non ti aspetti, però ti piace comunque. Questo singolo è nato essenzialmente con piano e voce ed infine è scaturito un risultato ancor più soddisfacente. Logicamente cerco di mantenere sempre una mia identità, con tanti suoni, una ritmica sempre ben presente, con un approfondimento vocale coerente.

In quale genere collochi la tua musica? Pop e R&B. Che cosa pensi di questo genere impropriamente  detto ‘indie’ che sta spopolando in Italia. Ne fai parte anche tu? Indirettamente penso di far parte anche io di questo genere perché oramai l’indie è diventato il ‘pop’, come alternativa al ‘mainstream’, cioè alla musica dell’etichetta, commerciale, popolare. L’indie è l’alternativa. Posso collegarmi sotto qualche aspetto, ovviamente i suoni sono diversi, tuttavia sussistono dei collegamenti.

Qual è il tuo rapporto con i social e come pensi che essi possano aiutare le giovani promesse? Sono molto in sintonia con i social, li utilizzo praticamente sempre per la loro semplicità e la loro efficacia. I social hanno una capacità di diffusione inverosimile.

Dove è stato girato il video e chi lo ha prodotto? Il video è stato girato tra Aversa e Castel Volturno ed è stato girato dai ragazzi della Factory Studio. Narra di una coppia apparentemente in fuga nell’arco temporale che va dalle 23.40 e l’alba.

Che messaggio vuoi lasciare ai giovani di oggi che vogliono intraprendere una carriera musicale? Di essere convinti dei propri mezzi, di avere pazienza e di essere coerenti con se stessi, cioè di non seguire la moda ma di perfezionare e coltivare ciò che si è artisticamente dentro.

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