Lavoravano indisturbati, intenti a sezionare un suv sportivo, all’interno di una cava, ben protetti dalla presenza del proprietario e dalla guardiana che ne controllava l’ingresso. Era l’ora di pranzo e mai si sarebbero aspettati l’irruzione, improvvisa dei carabinieri di Andria che, cogliendoli in flagranza di reato, riuscivano a bloccare e trarre in arresto D.S., 64enne, e D.G., 43enne, entrambi del luogo.
I militari del nucleo operativo della compagnia di Andria e della locale stazione, avuto accesso nella cava, ben presto, si sono resi conto, fra il fuggi fuggi generale, che erano entrati in una vera e propria base adibita al sezionamento di auto oggetto di furto, i cui “pezzi” erano destinati alla successiva commercializzazione illegale.
Al momento della cattura, i due, assieme ad altri complici, datisi alla fuga, erano indaffarati a “cannibalizzare” gli interni dell’abitacolo di un suv sportivo al quale avevano già tolto gli sportelli che erano stati caricati su un furgone, anch’esso oggetto di furto. Inutile il tentativo di fuga, almeno per entrambi. Portati in caserma, i topi d’auto venivano tratti in arresto con l’accusa di associazione per delinquere finalizzata al riciclaggio e alla ricettazione in concorso e posti in regime degli arresti domiciliari, a disposizione della Procura di Trani.
Nel corso dell’operazione, venivano rinvenuti i resti di un’altra autovettura sportiva, già cannibalizzata, tre furgoni, un autoarticolato con a bordo una gru, tutti oggetto di furti avvenuti nei giorni precedenti, rispettivamente ad Altamura, Gravina di Puglia, Barletta, Molfetta e Matera. Sono in corso indagini per l’identificazione dei complici riusciti a dileguarsi. L’operazione, in pieno sviluppo, ha così interrotto, per il momento, l’illecita attività di un’organizzazione dedita ai furti ed al riciclaggio di auto nel territorio.
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