Aversa,”nullatenenti” alla guida di costosi Suv con targa straniera: scattano sequestri

di Redazione

Anche nell’ultima settima i finanzieri del gruppo di Aversa e della compagnia di Marcianise hanno verbalizzato diverse persone alla guida di autovetture con targa straniera senza alcun documento giustificativo del loro possesso. Tra queste anche Suv e vetture di lusso da oltre 60mila euro condotte da persone che dichiarano redditi assolutamente sproporzionati per un simile tenore di vita.

Nella giornata del 25 gennaio, le Fiamme gialle di Marcianise hanno sequestrato tre auto di media cilindrata con targhe della Repubblica Ceca, della Polonia e dell’Albania guidate da due italiani e un algerino nullatenenti e che non presentano alcuna dichiarazione dei redditi. Il giorno precedente veniva sequestrata, invece, una Ford Fiesta condotta da una donna, nata in Ucraina ma residente in Italia da oltre 15 anni, che circolava con patente scaduta e sprovvista, tra l’altro, di regolare polizza assicurativa.

Ancor più significativi, sotto il profilo delle motivazioni alla base dell’intestazione dei mezzi di lusso a terzi, sono stati gli esiti dei controlli operati nell’ultima settimana dai baschi verdi di Aversa: sequestrati, infatti, tre fiammanti Suv, due Alfa Romeo Stelvio e un Jaguar F-Pace con targhe polacche e tedesche condotti da soggetti che dichiarano redditi esigui. Dal lavoratore dipendente con un reddito lordo di 60mila euro, ad una giovane donna di Casapesenna che non dichiara nulla e che risulta fiscalmente a carico della madre pensionata.

A bordo del Suv Jaguar, invece, un imprenditore casertano che è risultato dichiarare un reddito di poco più di 20mila euro annui. L’auto, formalmente presa a noleggio da una società di Casagiove, è poi risultata anche gravata da un provvedimento di sequestro penale da parte dell’autorità giudiziaria polacca. Infine, ieri, ad Aversa è stata sequestrata una lussuosa Mercedes Glc 250 D guidata da un imprenditore di Sant’Antimo, con diversi precedenti di polizia, che dichiara un reddito di poco superiore ai 10mila euro annui.

In sintesi, dall’esito dei controlli, pur senza pretesa di esaustività, sembrano ormai delinearsi le reali motivazioni alla base del dilagante fenomeno dell’utilizzo di mezzi immatricolati all’estero: per una fascia di soggetti che utilizzano utilitarie o auto di media cilindrata la ragione sembra legata al risparmio nelle spese di utilizzo (bollo e assicurazione) e alla possibilità di evitare anche le multe, mentre per le auto di lusso prevale la volontà di schermarne il possesso e di circolare con un bene sproporzionato rispetto alle possibilità reddituali dichiarate ma non direttamente riconducibile alla persona fisica che lo utilizza di fatto.

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