Proseguono le indagini sul delitto di Gorlago che ha visto la morte di Stefania Crotti. Un messaggio vocale, ancora una volta, in cui emerge tutta la rabbia e la frustrazione della donna abbandonata. Chiara Alessandri non si era rassegnata dopo la fine della breve relazione con Stefano Del Bello che con lei si era frequentato durante una pausa di riflessione che lui e la moglie avevano preso dopo un lungo fidanzamento e un matrimonio che fino allo scorso anno aveva tenuto benissimo. La crisi, la separazione, Stefano che esce di casa, l’incontro con Chiara Alessandri. Due mesi e poi la decisione dell’uomo di ritornare a casa dalla moglie e dalla figlia. Una decisione maturata l’agosto scorso.
Una scelta subita dalla presunta assassina in carcere con l’accusa di avere ucciso la rivale in amore il 17 gennaio scorso. Da quel momento, dal momento dell’addio, sembra quasi che la Alessandri abbia pensato a tutti i modi per far cadere l’uomo in tentazione, senza tuttavia riuscirci. Portandolo, anzi, a chiudere tutte le possibili via di comunicazione. Un messaggio in particolare, reso pubblico grazie ad una esclusiva di NewsMediaset realizzata dall’inviato Enrico Fedocci, fa capire quanto la donna non accettasse quella decisione. L’audio è stato registrato a fine novembre ed inviato tramite l’account Facebook di un’amica dei due, visto che i profili social e le utenze telefoniche di Chiara erano state tutte bloccate da Stefano Del Bello.
“Stefano, stai esagerando. Vuoi fare il bastardo a tutti i costi perché mi vuoi dimostrare che sei capace? Lo stai facendo con la persona sbagliata”. Sono le prime frasi pronunciate nel lungo messaggio vocale. La critica alla decisione di interrompere la relazione. I riferimenti espliciti alla ex moglie che avrebbe reso infelice l’uomo, secondo Chiara Alessandri. “Rovinati la vita, è la tua. La mia me l’hai già rovinata… va bene” continua Chiara con voce ferma e determinata. E poi l’aut aut, con molti riferimenti alla frequentazioni comuni, alla scuola dei figli dove entrambi ricoprono il ruolo di rappresentanti dei genitori: “Quindi, o mi affronti, la smetti di bloccarmi come un bambino dell’asilo… Che hai bloccato un bambino di 11 anni te che ce ne hai 44, ma ti rendi conto?”.