Maxi operazione del comando regionale Puglia della Guardia di Finanza a contrasto dei reati ambientali su tutto il territorio regionale. Complessivamente sono stati eseguiti, da parte di tutti i Reparti del Comando Regionale Puglia, 77 controlli, nel corso dei quali sono state scoperte e sottoposte a sequestro 32 aree demaniali adibite a discariche abusive, per un’estensione complessiva di 226mila metri quadrati. Ingente anche la mole di rifiuti riversati nelle aree interessate, pari a oltre 6.200 tonnellate. In molti casi si tratta di rifiuti classificati come speciali o pericolosi (onduline di amianto, batterie esauste, scarti di lavorazione industriale ed autovetture).
All’esito dell’attività sono stati verbalizzati 79 soggetti, di cui 52 denunciati – con la constatazione di un’evasione del tributo speciale per il deposito in discarica di rifiuti (“ecotassa”) per oltre 70mila euro – ed individuati 22 lavoratori irregolari, a vario titolo impiegati nelle aziende sottoposte a controllo. Durante l’attività ispettiva non sono mancate situazioni di particolare rilevanza, come nel caso dell’individuazione di due aziende dedite alla lavorazione di pietre e marmi, le cui acque reflue e i relativi fanghi venivano illecitamente sversate nei terreni adiacenti, oppure il caso di una società operante nel commercio di prodotti petroliferi che aveva adibito una vasta area a deposito incontrollato di rifiuti speciali e pericolosi, nonché il rinvenimento di auto risultate rubate ed abbandonate nelle aree adibite a discarica.
L’attività ispettiva rientra nel contesto dell’accordo di programma sottoscritto in data 15 settembre 2017 – tra gli altri – da Regione Puglia, Arpa Puglia e Comando Regionale Puglia Guardia di Finanza, finalizzato a individuare siti potenzialmente inquinati sul territorio regionale, mediante proiezioni operative territoriali supportate da specifiche attività di volo di “telerilevamento”, e constatare ed accertare il tributo per le attività di deposito incontrollato di rifiuti, anche a seguito di segnalazioni pervenute dagli altri soggetti attuatori del predetto accordo interistituzionale.
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