Aversa – “Un referendum sulla Ztl? Ma a che serve? Nessuno ne chiede l’abolizione, nemmeno i commercianti, ma solo più servizi per far sì che la Ztl funzioni meglio e sia realmente utile alla città. Caro sindaco non spendiamo soldi pubblici inutilmente”. A rivolgersi al sindaco Enrico De Cristofaro, che dalla Borsa del Turismo di Milano, dove stava supportando mozzarella e polacca, aveva lanciato l’idea del referendum, il consigliere comunale del Pd Alfonso Golia. “Siamo chiari, – continua l’esponente Dem – la partecipazione popolare alle scelte amministrative è sicuramente una delle più alte forme della vita attiva sociale di una comunità. Ma non riesco a trovare un solo motivo valido per il quale bisogna mettere in discussione un provvedimento utile e importante, anzi fondamentale per la determinazione di una città a misura d’uomo, accogliente e vivibile”.
Golia spiega anche che tecnicamente un referendum è difficilmente realizzabile in questo momento: “La natura di un referendum popolare si basa su due principi semplici, o sedici consiglieri comunali ne fanno richiesta o si raccolgono firme tra cittadini iscritti regolarmente alle liste elettorali. Nel primo caso è evidente che il primo cittadino non avrà mai i numeri poiché nonostante i trasformismi e la spartizione di poltrone ad oggi non arriva neanche a 11 consiglieri, nel secondo caso è evidente la grande contraddizione. Se è vero che la città gradisce il provvedimento per quale motivo un numero così folto di cittadini dovrebbero assecondare questa follia politica, utile solo a sperperare soldi pubblici?”.
Il consigliere Dem ribadisce che la Ztl serve alla città e spiega: “I dati sull’inquinamento ambientale sono allarmanti. Aversa ha bisogno di correttivi sull’utilizzo dei mezzi di traporto privati. Traffico, smog, sosta selvaggia regnano in tutti i quartieri a tutte le ore, tutti i giorni della settimana. Avremmo bisogno di stimolare una cultura più ecologica attraverso misure restrittive sull’utilizzo delle auto, istituendo e quindi promuovendo l’uso di mezzi pubblici. Ritorniamo sul sindaco e sulla sua incapacità di leggere una necessità diffusa di servire la Ztl con parcheggi intorno alla città e al suo centro, quel centro storico da preservare per la sua storia millenaria e per la sua fragilità”.
Il territorio aversano è di appena 7 chilometri quadrati e in questo spazi “non si possono fare miracoli ma bisogna attrezzarsi per non peggiorare il quadro. Il nostro ruolo di minoranza ci impone di proporre, mediare tentare di convincere chi detiene la maggioranza ma l’atteggiamento menefreghista di lor signori blocca ogni tipo di discussione politica. Dopo giorni di silenzio assordante ecco che il sindaco prova a cacciare dal cilindro un coniglio, peccato che sia quello sbagliato. E’ la dimostrazione che non hanno il polso della città”.