Elezioni Aversa, al via il totosindaco: ecco i primi nomi dei “papabili”

di Livia Fattore

Aversa – Paolo Santulli, Augusto Bisceglia, Alfonso Oliva, Gianpaolo Dello Vicario, Marco Villano e lo stesso sindaco uscente Enrico De Cristofaro. Sono questi i primi nomi che entrano nel totosindaco in vista delle prossime amministrative del 26 maggio, ma c’è da scommettere che si tratta di nomi che, sul filo di lana, verranno fatti fuori per far posto a quelli che saranno i candidati effettivi alla poltrona di primo cittadino. Intanto, già diversi di questi si sono addirittura già attivati avviando una campagna elettorale che, probabilmente, si rivelerà intempestiva. C’è chi ha scomodato anche Mimmo Ciaramella, l’unico negli ultimi venti anni a riuscire ad amministrare per un decennio senza particolari problemi, ma il diretto interessato ha tenuto a precisare di non avere alcuna intenzione a scendere nuovamente in campo, quale che siano gli scenari.

Intanto i nove ex consiglieri comunali (Villano, Dello Vicario, Sanutlli, Maria Grazia Mazzoni, Nicla Virgilio, Carmine Palmiero, Francesco Sagliocco, Elena Caterino e Alfonso Golia) che, insieme a quattro della maggioranza (Michele Galluccio, Mimmo Palmieri, Giovanni Innocenti e Mario Tozzi) hanno mandato a casa De Cristofaro rompono il silenzio e spiegano i motivi della loro scelta.

«Con un atto di dignità e coraggio – affermano – abbiamo deciso di rassegnare le dimissioni da consiglieri comunali per mettere fine ad una delle peggiori amministrazioni che la città abbia mai avuto. Abbiamo messo fine a due anni e mezzo di inerzia. Un esecutivo che ha tradito gli elettori e le promesse fatte in campagna elettorale, nonché indifferente al declino della città. Per oltre due anni abbiamo provato a fare proposte per svegliare il sindaco dal letargo, ma sono state sempre sistematicamente e pregiudizialmente bocciate». «Contemporaneamente, – continua la nota sottoscritta dai nove rappresentanti di quella che era l’opposizione – la vivibilità cittadina è peggiorata. L’unica preoccupazione del sindaco è diventata la difesa di una parte, sempre più minoritaria, di quella coalizione che ha contribuito a eleggerlo, imbarcando anche un pezzo di opposizione offrendo in cambio assessorati. Un gioco di poltrone continuo, sottraendosi a qualsiasi tipo di confronto su programmi e interventi da porre in essere per rilanciare Aversa».

A loro risponde l’ex vicesindaco Michele Ronza che, dopo aver ringraziato De Cristofaro, i colleghi della giunta e i dirigenti comunali, lancia una bordata ai suoi ex amici di cordata: «Nonostante non possa ringraziare gli ex tre consiglieri di maggioranza più un quarto definito neutro, che hanno determinato la caduta dell’Amministrazione, devo evidenziare che mi hanno fatto comprendere come gli interessi personali (per alcuni) vanno oltre ogni cosa anche quella che poteva definirsi stima e rispetto; questo è stato un attentato alla mia persona e di questo non transigerò nel futuro a qualsiasi titolo».

Lo stesso ex numero due dell’esecutivo normanno, quasi a voler sottolineare l’importanza di quanto fatto sino al momento dello scioglimento e temendo che possa andare perso, partecipando al passaggio di consegne che vi è stato l’altra mattina tra il commissario straordinario Michele Lastella e l’ex sindaco De Cristofaro, ha richiamato l’attenzione del dirigente degli interni sui finanziamenti ce dovranno giungere nei prossimi mesi nella città normanna, in primo luogo i tredici milioni del Programma integrato per la città sostenibile (Pics) per la cui esecuzione Aversa è stata scelta come città coordinatrice. Tredici milioni che potrebbero cambiare, se correttamente utilizzati, il volto di Aversa facendole effettivamente svoltare pagina.

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