La nota con la quale la consigliera Santillo si dichiara indipendente e abbandona la maggioranza merita in primis il mio rispetto, come sempre da parte mia per le opinioni e le scelte altrui, ma anche qualche doverosa precisazione; la consigliera Santillo motiva questa decisione alla luce di alcuni problemi di Santa Maria Capua Vetere e di una sua doverosa scelta di tutela della dignità della città. Ebbene, se fossero realmente queste le motivazioni in questo momento proverei il rammarico di non essere riuscito a trasmetterle ed a farle comprendere cosa si stia facendo per affrontare le tante datate problematiche della città.
La verità, purtroppo, è tutt’altra ed è giusto che i sammaritani la conoscano. Di questi problemi e delle azioni amministrative messe in campo per affrontarli non ho mai avuto il piacere, negli ultimi 12-14 mesi, di confrontarmi con la Santillo in quanto l’argomento dalla stessa trattato è stata la sua continua ed incessante richiesta della poltrona di assessore vice-sindaco della città. Ho provato a trasferirle la mia idea e cioè che nel corso della consiliatura fossero mutate alcune condizioni politiche e che allo stato mancassero i presupposti sia politici che soggettivi affinché lei ricoprisse questi ruoli, ribadendo la mia disponibilità, evidenziata già in una mia nota del luglio scorso, a riconoscere ad una donna o un uomo di Campania Libera una presenza ed una responsabilità in giunta, alla luce del sostegno politico ricevuto da Luigi Bosco che aveva costruito dal nulla una lista di grande riscontro elettorale.
Queste mie proposte sono state sempre rigettate dalla Santillo, ribadendo che l’unica opzione possibile fosse il riconoscimento a lei personalmente della carica di assessore e vicesindaco. Negli ultimi tempi ha provato a mettere in campo una mediazione politica anche il presidente del Consiglio dovendosi arrendere, così come del resto lo stesso Bosco, di fronte alla granitica posizione sostenuta dalla Santillo fino a pochi giorni fa: o lei assessore-vice sindaco o nulla. In un breve e lontano momento storico ci ho anche pensato: certamente piegandomi a questa “impostazione” oggi avrei un consigliere in più in maggioranza, certamente la Santillo avrebbe oggi una diversa visione dei problemi e della dignità della città, ma io avrei abdicato alla mia idea, a quello che ho detto ai sammaritani in campagna elettorale e cioè che avrei lottato affinché questi metodi appartenessero al passato.
A lei auguro naturalmente ogni bene personale e auspico che possa iniziare il suo nuovo percorso politico con una operazione verità: dica chiaramente che va all’opposizione perché non l’ho nominata assessore e vice-sindaco; la dignità della città, richiamata proprio dalla Santillo, suona veramente male. Faccia questa operazione verità, sarebbe il miglior viatico per il suo futuro politico che le auguro lungo e radioso.
Il Sindaco Antonio Mirra