Aversa – Sarebbero illegittime le bollette dei consumi idrici che in questi giorni stanno giungendo nelle abitazioni dei cittadini aversani. A lanciare l’allarme l’ex assessore della giunta guidata dall’allora sindaco Lello Ferrara, Luca De Rosa, che ha dichiarato in proposito: «Nel Comune di Aversa l’illegalità e l’illegittimità sono prassi quotidiane consolidate. In questi giorni arrivano nelle case dei (pochi) cittadini Aversani con contatori censiti le bollette dell’acqua. La fattura inviata è un acconto sui consumi del 2018. Sì, proprio 2018, avete inteso bene, e proprio di acconto si scrive. Un ossimoro evidente quello di un acconto postumo, certamente non sorprendente nella quotidiana imbarazzante e ridicola azione amministrativa».
«Ma è soprattutto illegale. – continua l’esponente della sinistra casertana –Illegale perché manca qualsiasi indicazione su quali siano le condizioni eccezionali per una fatturazione in acconto e quali i criteri oggettivi adoperati per la stima dei consumi. Illegale soprattutto perché la legge impone a qualsiasi operatore dei servizi di procedere almeno a due letture reali del contatore per anno. Tutte le fatture emesse quindi sono illegittime ed illegali». «Ovviamente – è ancora De Rosa a parlare – molti di quei pochi onesti cittadini che sempre hanno pagato, pagheranno anche queste bollette. Molti altri ricorreranno, giustamente, con loro perdita di tempo e di denaro per i ricorsi. L’ente non incasserà tutte le somme necessarie alla copertura dei costi e accumulerà ancora debiti. Una ingiustizia che produce debiti e pesa sulle spalle di pochi, pochissimi onesti cittadini. Veramente insopportabile».
«Mi chiedo: ma quando – conclude – un intervento della magistratura nelle sue varie articolazioni su tutte queste palesi ed evidenti illegalità? Ma l’opposizione a che serve se non è in grado neanche di intervenire su queste vicende così evidenti ed insopportabili? Fateci la cortesia poco esimi consiglieri comunali, con un ultimo atto di ignota dignità e di minima decenza, dimettetevi tutti, maggioranza ed opposizione».
«Per quanto riguarda la richiesta di acconto rispetto ad un periodo già trascorso – risponde l’assessore alle Finanze e ai Tributi, Raffaele De Gaetano – non riesco a capire dove si palesi l’illegittimità, tenuto conto che andiamo a chiedere, per il momento, una quota parte di quello che sarà il dovuto per l’intero anno. In ogni caso, ovviamente, l’acconto è inferiore rispetto a quello che sarà il carico dell’anno. Per evitare cartelle pazze abbiamo fatto un’interposizione dei tre anni precedenti, 2015, 2016 e 2017, che ci fornito dati solidi per poter effettuare questa operazione». «Per quanto riguarda la lettura dei contatori, – conclude l’esponente dell’esecutivo normanno – non appena sarà conclusa, emetteremo le bollette a saldo. Non riesco proprio a capire dove sia lo scandalo». Per la cronaca, un ruolo complessivo dei consumi idrici del comune di Aversa ammonta a circa 4 milioni di euro.