Aversa, gli allievi della Pascoli a lezione di Costituzione col magistrato Nicola Graziano

di Nicola Rosselli

«A lezione di Costituzione con l’esperto». Questo il tema dell’interessante iniziativa varata dalla scuola media “Giovanni Pascoli” di Aversa con la dirigente scolastica Maria Rosaria Bocchino. Sottotitolo «Dalla legge alla regola: Conoscere a fondo le leggi per rispettare le regole». La lezione è stata tenuta dal magistrato Nicola Graziano, giudice presso la sezione fallimentare del tribunale di Napoli, nonché giornalista e scrittore, che ha rapito l’attenzione degli alunni delle classi seconde e terze ai quali il seminario era rivolto.

Graziano utilizza una visita fantastica a Napoli, in piazza Plebiscito, dove dialoga con uno scugnizzo al quale spiega la Costituzione in maniera colorata e solare parlando di camorra e Pino Daniele. Passa, poi, in Piazza Mercato, teatro della fine della breve esperienza della Repubblica Partenopea e racconta l’uguaglianza dei sessi attraverso la figura di Eleonora Pimentel Fonseca che in quella piazza fu impiccata. Si passa, poi, al porto, che presenta l’occasione di illustrare la bandiera con Graziano che afferma: «forse, se l’Italia non si fosse estesa in lungo, ma piuttosto in largo, non ci sarebbe stata la napoletanità. Sorridendo, quindi, cambio discorso». Bellissimi, poi, i passi che riguardano la tutela del patrimonio naturale collegata alle bellezze di Napoli viste dalla passeggiata di via Caracciolo, passando anche attraverso lo scandalo dei rifiuti degli anni novanta, e la tutela della famiglia, in senso ampio, e dei minori.

Non manca il diritto allo studio, «a scola» e al lavoro «a fatica» e l’aulico concetto di Libertà collegato alla Liberazione dal nazifascismo il 25 aprile del 1945. A chiudere la Bellezza: «Nella nostra Costituzione c’è sempre la parola bellezza. C’è la bellezza nella Uguaglianza e nella Solidarietà; c’è la bellezza nella Libertà, nella Giustizia, nel Lavoro, nella Pace, nella Famiglia, nella Scuola, nella Fede, nella possibilità di manifestare liberamente le proprie idee. Ma soprattutto la grande bellezza è nel patrimonio storico e artistico della nostra Italia e della nostra splendida Città e nella Cultura che viene riconosciuta e promossa».

Lo scugnizzo suo interlocutore immaginario «Sta per andar via ma mi abbraccia. Gli dico sottovoce in un orecchio come se fosse una confessione; Segui la strada della Bellezza e per quanto è nelle tue possibilità conservala, tutelala e promuovila in tutte le sue possibili forme così difenderai la Storia, l’Arte, la Cultura, il Paesaggio e la Natura di cui è intrisa la nostra Repubblica e così, leggendo e rileggendo gli articoli della Costituzione, potrai sentirti un Cittadino Libero». Un racconto accattivante che ha letteralmente rapito la giovanissima platea che ha dimostrato di aver gradito con un grande applauso e tanti interventi.

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