Aversa, protesta contro Ztl: problema reale o “bluff”?

di Antonio Arduino

Aversa – La protesta per la Zona a traffico limitato messa in atto dai commercianti sembra essere un “bluff”. Forse finalizzato a dare forza ai consiglieri che hanno sottoscritto le dimissioni facendo così cadere amministrazione e riportando la città l’ennesimo periodo di commissariamento, che sarà breve essendo arrivato il decreto di scioglimento entro la data prevista dal Governo per effettuare le elezioni comunali insieme a quelle europee. O, forse, per dare sostegno a Maurizio Pollini, di professione commerciante, vicepresidente provinciale della Confesercenti e vicepresidente della Confesercenti Campania e Molise nella speranza che, affidando la città ad un commerciante, si possa trovare rimedio alla crisi che sta distruggendo il loro settore, prodotta –sostengono – dalla Ztl attivata dall’amministrazione uscente. Un’affermazione che non sembra avere fondamento perché com’è possibile leggere gli articoli in merito, consultando l’archivio di Pupia, la Ztl di via Roma esisteva già da cinque anni e il 19 gennaio 2008, con la messa in funzione delle fioriere mobili, fu modificata l’ordinanza che ne regolava l’accesso.

All’epoca, dopo le tante proteste messe in atto, i commercianti si dichiararono soddisfatti dell’iniziativa al punto che anche in altre zone della città, come via Diaz, fu richiesta l’attivazione della Ztl. Considerando l’alto numero di cittadini, non solo residenti ad Aversa, come è possibile che dieci anni dopo si protesti contro un modo di vivere la città che è nel Dna degli aversani? Se il problema c’è davvero non è possibile ipotizzare che sia stato creato proprio dai commercianti che non si sono adeguati ai tempi? Possibile che nessuna delle loro associazioni di categoria non abbia pensato di prendere in fitto lo spazio antistante la stazione dismessa dell’Alifana per farne un parcheggio ad uso dei clienti lasciandolo ad un privato?

Chi va in un centro commerciale può parcheggiare gratuitamente o a pagamento. Acquisendo lo spazio ex Alifana, adeguando i prezzi, rendendoli concorrenziali, e qualificando il personale, i commercianti avrebbero potuto offrire il parcheggio gratuito ai clienti, facendo in modo che pagasse solo chi non intendeva fare acquisti. Così, Aversa sarebbe diventata quel centro commerciale all’aperto di cui tanto si parlò in anni passati. Se ne parlò e basta, perché ad Aversa non debba mai cambiare nulla, altrimenti di cosa ci si deve lamentare e che cosa si deve promettere agli elettori?

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