Carinaro, gli alunni a “mani libere” scoprono il mondo senza smartphone

di Carlo Achille Caiazzo

Carinaro – Nella mattinata di domenica scorsa, come in tanti altri luoghi italiani ed europei, si è svolta un’interessante iniziativa dal titolo “A Mani Libere”, di forte valenza educativa e sociale, che ha visto la partecipazione di oltre 100 alunni, con un fazzoletto blu al polso, e di un buon numero di genitori, riscuotendo un pregevole successo.

Organizzata dall’insegnante Elisa D’Aniello, con il fattivo supporto delle colleghe Eufemia Turco e Linda Guadiano della scuola secondaria di primo grado “Petrarca” dell’Istituto comprensivo di Carinaro, guidato dal dirigente scolastico, professor Ernesto Natale, la proposta avanzata dal Consiglio Europeo Sviluppo Umano si è realizzata con l’adesione di altri docenti, al fine di rendere gli sguardi dei bambini, ragazzi e cittadini, semplicemente “liberi” dai piccoli schermi, in primis dai telefonini e smartphone.

L’evento ha permesso ai numerosi partecipanti di “concretizzare” la stuzzicante idea, mediante una “passeggiata in libertà”, di circa un’ora e mezzo, con il cellulare spento oppure lasciato a casa, per ritrovare le proprie “mani libere”. Partendo dal piazzale antistante la villa comunale “Sepe” fino al Parco Pozzi di Aversa, durante la camminata in libertà, gli alunni, entusiasti, molto contenti e sereni, hanno scoperto l’opportunità nuove modalità di percepire il mondo circostante, poter relazionarsi con amici effettivi, con la loro cittadina e mondo reale, alzare e incrociare gli sguardi verso l’Altro, rieducare gli occhi all’amicizia e all’incontro, utilizzare le mani appropriandosi di giochi semplici e riprendendosi tanti aspetti stimolanti del vivere umano.

A conclusione dell’esperienza formativa, sono apparsi particolarmente soddisfatti il preside Natale, le docenti e, soprattutto, i genitori, che, collaborativi e visibilmente interessati, hanno condiviso pienamente l’iniziativa ed esortato l’Istituto a promuovere e diffondere maggiormente esperienze e aspetti di vita vissuta per i loro figli, per fare capire a ciascuno quanto sia importante vivere la vita e qualunque sia il nostro modo di viverla, attraverso momenti e piccoli gesti, ma specifici e peculiari della natura umana, di profondo significato sul piano della crescita personale e sociale, considerato che essi sono sempre più e quotidianamente alle prese con la sola “realtà virtuale”.

In effetti, onde evitare evidenti rischi per le nuove generazioni, risulta fondamentale recuperare i ragazzi e i giovani al mondo reale, mediante esperienze collettive e di gruppi, come è avvenuto fino alcuni anni fa, contenendo le loro dipendenze da applicazioni virtuali, che purtroppo sono facilmente scaricabili.

Scrivici su Whatsapp
Benvenuto in Pupia. Come possiamo aiutarti?
Whatsapp
Redazione
Condividi con un amico