I Cavalieri del Santo Sepolcro di Gerusalemme a Caivano da Don Patriciello

di Redazione

I Cavalieri del Santo Sepolcro di Gerusalemme della Sezione Napoli e Terra di Lavoro della Campania si sono ritrovati nella chiesa di San Paolo, al Parco Verde di Caivano. L’evento – alla presenza del preside sezionale dell’Ordine, l’avvocato Raffaele Crisileo, e dei cavalieri della sezione e di tutte le delegazioni dipendenti – si inserisce nel quadro del loro cammino itinerante per diffondere, a tutti i livelli, il messaggio della Terra Santa e dei cristiani che vivono in quei territori contesi, in condizioni di vero martirio e di grande sofferenza.

I cavalieri sono stati accolti con entusiasmo dal parroco, Padre Maurizio Patriciello, che ha celebrato la messa e che, in una pregnante omelia, ha parlato a lungo della carità cristiana. Durante la celebrazione sono state rinnovate le promesse dei cavalieri verso la Terra Santa con la lettura della Preghiera del Cavaliere nel nome del Beato dell’Ordine Bartolo Longo.

Padre Maurizio Pratriciello – nel suo incontro formativo e liturgico con la nutrita rappresentanza Sezionale Campana dell’Ordine – evento formativo che ha preceduto la santa messa – ha tenuto una toccante testimonianza che ha acceso l’attenzione non solo dei cavalieri crociati presenti ma della gremitissima parrocchia. Ha raccontato che, dopo che si era allontanato dalla chiesa cattolica, quando aveva trent’anni, grazie ad un frate francescano, incontrato per caso, decise di entrare nel seminario diocesano, abbandonando così il suo lavoro e la sua professione di infermiere in un grosso nosocomio napoletano.

Divenne sacerdote e ordinato ministro di Dio e poi venne nominato parroco del Parco Verde di Caivano, difficile e affollatissima cittadina posta ai confini tra il Napoletano ed il Casertano, nel pieno epicentro e cuore pulsante della nota “Terra dei fuochi” dove si contano diverse e diverse piazze di spaccio della droga e che è sempre stato un quartiere estremamente povero, affossato dalla miseria, ma dove deve predominare la grazia. Una chiesa gremita di persone – non solo del posto – lo ha ascoltato con massima attenzione partecipando alla suggestiva cerimonia religiosa ed all’Eucarestia domenicale.

Una targa d’argento incastonata in un quadro a rilievo è stata consegnata, nel corso dell’evento liturgico, a Padre Maurizio a riconoscimento della sua costante opera di diffusione del Cristianesimo, per la sua quotidiana testimonianza dei valori del Vangelo, per la sua continua vicinanza agli ultimi ed ai bisognosi in una realtà particolarmente qual è la sua. Il tutto suggellato in un fraterno abbraccio tra il religioso e il preside dell’Ordine, Raffaele Crisileo. Un riconoscimento anche ad un laico: al comandante pilota Emilio Rossi per la sua opera, nella sua vita professionale, ricca di cristiana testimonianza.

Una targa di benemerenza è stata tributata, nel corso dell’evento celebrativo, come è tradizione da tempo che si ripete con cadenza annuale, anche ad un laico particolarmente vicino all’Ordine, ai suoi valori ed alle sue finalità. Il riconoscimento è stato dato al dottor Emilio Rossi, colonnello comandante casertano e pilota dell’Aeronautica Militare, già capo della Base di Rivolto, esperto in operazioni militari, relazioni internazionali, in valutazioni di sicurezza. Di recente addetto militare presso l’ambasciata in Nigeria dove ha potuto al meglio realizzare anche la sua opera di solidarietà verso i popoli del terzo mondo dove ha avuto modo di lavorare. Un premio ed un tributo, quindi, per la sua continua e costante testimonianza nei luoghi di servizio più lontani e disparati esteri nella sua brillante attività professionale per il rafforzamento dei valori cristiani e per la sua vicinanza alle persone in difficoltà. Il premio gli sarà consegnato dal cavalier Damiano Prezioso, decano dell’Ordine.

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