Aversa, aggressioni ad anziani: catturata una “baby gang”

di Nicola Rosselli

Aversa – Potrebbe essere già cessato, con la cattura dei ragazzini violenti, l’allarme “baby gang” che aveva messo in allerta i residenti nella città normanna dopo che, nei giorni scorsi, si erano registrati due episodi di violenza gratuita contro anziani da parte di ragazzini a bordo di biciclette (leggi qui). E questo, dopo l’aggressione a due ventenni, a scopo di rapina, da parte di una banda di ragazzini immigrati (leggi qui), aveva creato non poca tensione ad Aversa, dove bastava incrociare ragazzini in bici per temere di essersi imbattuti nei cattivi di turno e rassegnarsi a farne le spese delle gesta buscandosi calci e pugni.

Timore non peregrino se si considera che anche ieri mattina, domenica, si era registrato l’ennesimo caso di violenza. Poco dopo le 9, in viale Kennedy, un altro anziano, che camminava da solo, all’altezza del negozio Expert, è stato avvicinato da tre ragazzini (età approssimativa dai 10 ai 13 anni) che lo hanno spintonato, deriso e raggiunto con calci e pugni per poi continuare a camminare senza fermarsi, senza nemmeno scendere dalle biciclette. Questa volta la scena è stata notata da un automobilista di passaggio, un avvocato, che ha immediatamente avvertito gli agenti della Polizia municipale, indicando loro la direzione che i tre avevano imboccato e aiutato l’anziano a riprendersi dal visibile stato di shock che l’aggressione gli aveva provocato.

L’immediato intervento dei caschi bianchi, messi in allarme sin dalla serata di sabato dal comandante Stefano Guarino che aveva diramato lo stato di massima allerta per giungere alla cattura dei componenti della banda, ha dato i suoi frutti. Sono stati fermati tre ragazzini, dai 10 ai 13 anni; tutti, quindi, non imputabili. Quasi certamente sono quelli che hanno messo a segno l’ultimo “agguato”. Ora si sta cercando di capire, con un confronto con le vittime, se sono stati loro i protagonisti, in negativo, degli altri due precedenti episodi. Il più grande, quello che gli altri considerano il capo, frequenta la quinta elementare e potrebbe essere un bambino problematico, abitante non lontano, in linea d’aria, dai posti in cui si sono verificati i tre episodi noti. Al momento, comunque, gli agenti di Polizia municipale hanno chiesto il massimo riserbo tenuto conto anche del fatto che i ragazzi coinvolti non solo non sono maggiorenni, ma nemmeno quattordicenni, per cui non imputabili.

Prima di ieri almeno altri due episodi accertati con la stessa tecnica: un urlo, poi un calcio e un pugno. Venerdì pomeriggio obiettivo era stato un anziano pensionato di 74 anni finito nel mirino di due giovanissimi che, a bordo di due biciclette, avevano scelto la loro vittima per una bravata senza senso. Secondo quanto raccontato dalla figlia della vittima, l’uomo stava passeggiando nel pomeriggio di venerdì, quindi in pieno giorno, in via Vito di Jasi quando è stato, dapprima, spaventato con un urlo, poi, colpito in rapida sequenza da un calcio e da un pugno. I ragazzini sono scappati, mentre l’anziano, dolorante, si è rivolto a due agenti di polizia municipale che, qualche minuto dopo sono passati sul posto e dato il via alle indagini del caso. Un episodio analogo sarebbe avvenuto qualche giorno prima in via Diaz dove a farne le spese sarebbe stato un anziano commerciante di via Diaz.

In entrambi i casi, le vittime hanno subito tanto spavento e riportato dolori in varie parti del corpo per diversi giorni, oltre a non rendersi conto del perché di tanta inutile violenza nei loro confronti da parte di poco più che bambini che nemmeno conoscevano. L’altro sabato, il 9 marzo scorso, come si ricorderà, una baby gang composta da numerosi ragazzini stranieri aveva rapinato, nella piazza antistante la casa di reclusione intitolata a Filippo Saporito, due cellulari e 25 euro a due ventenni che lì avevano parcheggiato la propria auto, mandandone uno in ospedale con una prognosi di dieci giorni.

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