Gioia Tauro, donna sequestrata nel suo negozio dall’ex compagno

di Redazione

 I poliziotti del commissariato di Gioia Tauro hanno arrestato, per tentato omicidio, estorsione, minaccia aggravata, sequestro di persona e atti persecutori, Giovanni Balzano Melodia, 41enne di Seminara. Nella tarda serata di giovedì 21 marzo, intorno alle 23, è giunta una richiesta di aiuto alla sala operativa della polizia che segnalava la presenza di due uomini, all’interno di un negozio di abbigliamento femminile, nel centro di Gioia Tauro.

Uno di questi, armato di coltello, stava tentando di estorcere denaro alla, sequestrandola di fatto all’interno del negozio. Immediato l’intervento degli agenti che facevano irruzione all’interno dell’attività commerciale intimando ai due di desistere dal loro intento criminoso. Con sangue freddo e determinazione, i poliziotti riuscivano a disarmare il 41enne armato di coltello ed ammanettarlo.

Durante le fasi dell’arresto, l’uomo armato inveiva più volte e minacciava gli agenti. Gli accertamenti effettuati e le dichiarazioni rese dalla vittima consentivano di accertare che l’arrestato si era introdotto, insieme al fratello, nel negozio della donna minacciandola con un coltello allo scopo di riavere una somma di denaro per un presunto debito contratto in passato. La vittima, inoltre, dichiarava che l’episodio in questione costituiva soltanto un ennesimo atto di violenza posto in essere dall’arrestato con il quale lei aveva per diversi anni intrattenuto una relazione sentimentale. La donna raccontava di essere diventata vittima di continue vessazioni e ripetute violenze da parte dell’uomo, da quando lei aveva deciso di porre fine alla loro storia.

La donna aveva, quindi, la forza ed il coraggio di denunciare di aver subìto, per più di due anni, continua violenze fisiche e morali dall’ex compagno che, spesso sotto l’effetto di alcolici, pretendeva da lei somme di denaro. Tale condizione di ansia e pericolo l’aveva portata a trasferirsi di casa e a cambiare abitudini, temendo per la propria vita. Così l’uomo è stato condotto nel carcere di Arghilà, a disposizione dell’autorità giudiziaria che ha successivamente convalidato l’arresto, mentre il fratello è stato denunciato in stato di libertà per favoreggiamento personale.

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