Lago Patria, acqua putrida finisce in mare: si indaga sul fenomeno

di Redazione

Immagini inquietanti quelle che arrivano dal litorale domizio dove nell’ultimo fine settimana, nel tratto tra Ischitella e Varcaturo, rispettivamente frazioni di Castel Volturno e Giugliano, al confine tra le province di Caserta e Napoli, una scia di acqua scura e nauseabonda, non ancora identificata, proveniente dalla foce del Lago Patria, si è riversata in mare. A denunciarlo, tramite delle foto realizzate con un drone, è stata la pagina Facebook “Terra Nostrum Trentola Ducenta”.

Sul posto, stamani, sono intervenuti i sommozzatori del nucleo subacqueo dei carabinieri e i tecnici dell’Arpac per eseguire i rilievi e stabilire la natura del fenomeno. Tra le ipotesi quella di scarichi fognari incontrollati o sversamenti abusivi di liquami ma, col passare delle ore, emerge anche quella “naturale”, ossia che a causare la colorazione marrone delle acque potrebbero aver contribuito l’ossidazione e le alghe, a causa della scarsa ossigenazione del lago.

Intanto, la polemica non si placa da parte degli ambientalisti: “Appena tre giorni fa – scrivono sulla pagina Fb di ‘Terra Nostrum’ – il presidente De Luca e l’Arpac, con tanto di dichiarazioni e titoloni sui giornali, hanno assicurato la sicura balneabilità e l’eccellenza delle acque del mare del litorale domizio. Mah…se questo orrendo spettacolo significa mare pulito, balneabile e da bandiera blu, siamo messi malissimo. Puntualmente ad ogni primavera, inizia la commedia del mare pulito e balneabile del litorale domizio. Peccato che poi la tragica realtà sia tutt’altra. In questa terra meravigliosa e unica, si poteva lavorare e vivere solo di turismo e agricoltura, invece ormai siamo quasi al deserto”.

IN ALTO UNA GALLERIA FOTOGRAFICA

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