Roma, “sequestra” anziana: poi le ruba soldi e auto

di Redazione

Ha scelto la sua vittima tra gli utenti della Asl di via Nocera Umbra il rapinatore quasi 60enne arrestato dopo un’indagine lampo della polizia, coordinata dalla Procura di Roma. B.L., queste le iniziali dell’uomo, ha atteso la signora ultra70enne vicino alla sua auto e quando la donna stava per aprire lo sportello l’ha costretta a cedergli la guida intimandogli di salire dal lato passeggero. Dopo un girovagare senza meta per le vie del quartiere il rapinatore ha scelto un parcheggio relativamente isolato e lì, dopo essersi fatto consegnare dalla vittima i pochi euro che aveva in tasca, l’ha fatta scendere in malo modo ed è fuggito con l’auto.

La donna è stata soccorsa da una pattuglia del commissariato Appio, diretto da Pamela De Giorgi che, oltre ad accompagnarla in ospedale, ha raccolto la sua testimonianza dando di fatto avvio alle indagini. Gli investigatori dello stesso commissariato, con un lavoro certosino, hanno raccolto una serie di immagini da alcune telecamere di videosorveglianza riuscendo ad estrapolare alcuni frame che, grazie al Sari (Sistema Automatico Riconoscimento Immagini) ha permesso agli specialisti della Scientifica di identificare l’uomo, già gravato da numerosi precedenti di polizia. La conferma dell’identità è avvenuta con il riconoscimento fotografico fatto dalla settantenne.

Gli elementi raccolti sono stati inviati alla magistratura ed il Sostituto Procuratore incaricato delle indagini ha chiesto ed ottenuto dal gip un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, che è stata eseguita dagli stessi agenti. Così il 60enne dopo le formalità di rito, è stato accompagnato a Regina Coeli. Nella sua abitazione sono stati sequestrati alcuni abiti ritenuti utili alle indagini. Nelle stesse ore, l’autoradio del commissariato Appio impegnata nel controllo del territorio, ha ritrovato l’auto rapinata; all’interno gli agenti hanno rinvenuto una borsa, risultata rubata pochi giorni prima ad una donna nel quartiere Aurelio. Nella circostanza, la vittima aveva denunciato anche l’indebito utilizzo delle carte di credito custodite nel portafoglio.

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