Spaccio di droga: 11 arresti tra Campobasso, San Severo e Succivo

di Redazione

Tra Campobasso, San Severo (Foggia) e Succivo (Caserta), i carabinieri della compagnia molisana hanno dato esecuzione a 11 misure cautelari personali (3 in carcere e 7 ai domiciliari), arrestato in flagranza di reato un 27enne per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti poiché trovato in possesso di circa 150 grammi di marijuana ed effettuato 20 perquisizioni, emesse dal tribunale su richiesta della Direzione distrettuale antimafia. Le accuse a carico degli indagati sono di associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti o psicotrope.

L’indagine ha permesso di riscontrare un diffuso fenomeno di consumo di cocaina nel capoluogo molisano supportato da un sodalizio criminale composto principalmente dagli esponenti di due famiglie locali che, avvalendosi di numerosi soggetti “affiliati” e di parenti e amici, hanno smerciato la sostanza stupefacente, con un sistema ben collaudato, in tutta la città di Campobasso. Nel corso dell’indagine, denominata “Drug Market”, avviata lo scorso maggio 2018 e conclusasi oggi, condotta con l’ausilio di attività tecniche, osservazioni, pedinamenti e perquisizioni, sono stati acquisiti elementi, a carico di 20 indagati, in ordine alle attività di spaccio, commercio e detenzione con finalità di spaccio di sostanza stupefacente del tipo cocaina destinata alla commercializzazione nella città di Campobasso.

Elemento dopo elemento, i carabinieri sono riusciti a ricostruire i rapporti delle due famiglie principali dell’organizzazione identificandone i singoli componenti ed i compiti che ognuno di essi svolgeva, da coloro che, in qualità di ideatori dell’organizzazione – strutturata in maniera verticistica e saldamente radicata nel territorio –  fornivano il denaro necessario all’acquisto della droga, a coloro che si occupavano del taglio e confezionamento dello stupefacente da vendere, a coloro che procacciavano i clienti, fino ad individuare anche i rifornitori i quali, con frequenti viaggi trasportavano la cocaina da San Severo e Succivo e la consegnavano a domicilio direttamente nella base logistica a Campobasso.

Di fatto, le due famiglie avevano messo in piedi un vero e proprio mercato della droga che veniva spacciata all’interno dei loro appartamenti dove, ad ogni ora del giorno e della notte, decine e decine di acquirenti si recavano per acquistarla. L’acquisto e la vendita era semplicissima, era sufficiente recarsi presso il palazzo, suonare il campanello, salire le scale ed entrare all’interno dell’appartamento, chiedendo il quantitativo di droga che si desiderava. A quel punto, i vari componenti delle due famiglie, in possesso di dosi già preconfezionate le consegnavano al cliente facendosi pagare, al momento, il corrispettivo in denaro ovvero, nel caso di richieste maggiori di sostanza stupefacente, provvedevano a preparare sul posto, davanti all’acquirente, le dosi di cocaina, pesandola su un bilancino di precisione e avvolgendola in bustine di cellophane.

Inoltre l’elevata richiesta di droga si concretizzava con la vendita di diverse dosi al giorno e determinava la necessità di frequenti approvvigionamenti che i rifornitori del sodalizio criminale, un italiano di San Severo ed uno straniero di Succivo, effettuavano almeno una volta a settimana, trasportando la droga presso la base logistica dell’associazione criminale mediante l’utilizzo di autovetture intestate a loro o ad altri parenti incensurati e quindi insospettabili.

I vertici dell’associazione, oltretutto, consapevoli della possibilità di essere sottoposti a controlli dei carabinieri, avevano escogitato il sistema mediante il quale, trattenevano presso la base logistica soltanto un minimo quantitativo di droga, sufficiente a soddisfare la richiesta giornaliera, mentre la maggior parte dello stupefacente veniva custodito e nascosto da una persona fidata, presso il proprio appartamento, insospettabile ed incensurata che si prestava al gioco dell’organizzazione. L’attività d’indagine ha anche permesso di appurare, nel complesso, circa 1500 condotte di cessione nonché di effettuare, nel corso del tempo, 17 recuperi di sostanza stupefacente per un totale di quasi 100 grammi di cocaina con purezza variabile fino all’81% e 150 grammi di marijuana.

Alle 11 misure cautelari personali devono aggiungersi anche 3 arresti in flagranza eseguiti due nel corso delle indagini e uno questa notte, oltre che ad altre 9 denunce in stato di libertà tra le quali anche una minorenne e 14 segnalazioni amministrative alla locale Prefettura. Il risultato raggiunto oggi dal comando provinciale di Campobasso segue altre due rilevanti operazioni (Lungomare e Pacco Free) effettuate nei mesi scorsi che avevano consentito di disarticolare organizzazioni criminali che dalla Puglia smerciavano droga nel Basso Molise e nel capoluogo e nel carcere di Larino, consentendo di arrestare già 50 persone.

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